“Vi lascio un compito da fare a casa: nel giorno di Natale raccoglietevi in preghiera e, con lo stesso stupore dei pastori, guardate a Gesù Bambino, il quale è venuto nel mondo per portare l’amore di Dio, che fa nuove tutte le cose. Gesù, con la sua nascita, si è fatto ponte tra Dio e gli uomini, ha riconciliato la terra e il cielo, ha ricomposto nell’unità l’intero genere umano”.

È il compito affidato al Papa all’Azione Cattolica Ragazzi (Acr), una cui rappresentanza è stata ricevuta in udienza in occasione degli auguri natalizi. “E oggi Lui chiede anche a voi di essere dei piccoli ‘ponti’ là dove vivete”, ha proseguito Francesco: “Già vi rendete conto che c’è sempre bisogno di costruire ponti, non è vero? A volte non è facile, ma se siamo uniti a Gesù possiamo farlo”. “Cosa è meglio, costruire ponti o muri?”, ha chiesto a braccio ai ragazzi, che in coro hanno risposto: “Ponti!”. “Ho apprezzato la proposta associativa che state portando avanti in questo anno che è il 50° dalla fondazione dell’Acr”, l’omaggio del Papa: “Il vostro programma formativo traccia un cammino che vi aiuta a prendere coscienza della vostra vocazione di discepoli-missionari. E sono contento che abbiate vissuto un grande incontro chiamato ‘Ragazzi in sinodo’. Sarà interessante sapere quello che è venuto fuori da questo incontro, le vostre osservazioni e proposte”.

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