SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domenica 22 dicembre presso la darsena del molo sud è stato benedetto il presepe realizzato da Patrizio Corsi, ormeggiatore del Circolo Nautico. La cerimonia, semplice e suggestiva, si è aperta con le parole del Presidente del Circolo Nautico Sambenedettese Arcangelo Caputo che ha ringraziato i presenti per la loro partecipazione.
Pietro di Salvatore e Idalia Marzetti, attori della compagnia teatrale “Ribalta Picena” hanno declamato alcune poesie in vernacolo sambenedettese, molto apprezzate dal pubblico.
Ha preso poi la parola don Patrizio Spina, Vicario Generale della Diocesi e Parroco della Cattedrale: «C’è bisogno di presepe in questo nostro mondo, nel nostro territorio e dentro di noi. Penso che il presepe possa essere un po’ uno specchio, non tanto per vederci, quanto piuttosto come vorremmo essere. Veniamo qui davanti al presepe, ci specchiamo e sappiamo che lo specchio serve molto spesso anche a correggersi, per mettersi a posto, per lavarsi: mi specchio, mi vedo, mi lavo e mi correggo. Lo specchio serve per diventare più belli. Se il presepe è il nostro specchio e davvero ci serve per diventare più belli, è davvero benedetta questa iniziativa”.
Patrizio Corsi, l’autore di questo capolavoro, ha spiegato il senso di questo presepe: «Ho la sensazione che nel corso degli anni la tradizione del presepe si sia affievolita. Fortunatamente invece, negli ultimi 4-5 anni vedo che sempre più persone allestiscono la scena della nascita di Gesù nelle proprie case, nei posti di lavoro e negli spazi pubblici. Per quanto mi riguarda, fin da piccolo ho sempre fatto il presepe e questa passione mi è sempre rimasta.
Circa dieci anni fa ho iniziato a lavorare qui al Circolo Nautico. Questo tipo di presepe, non certo di queste dimensioni, lo facevo a casa. Ho pensato fra me: “Perché non farlo anche al Circolo Nautico, dove passa più gente e c’è maggiore possibilità che sia visto e visitato rispetto a casa?”. Così sono partito, cercando di migliorare ogni anno. Ho completato il presepe in un mese, con un lavoro non sempre continuativo e magari utilizzando dei ritagli di tempo, quando non ero in servizio. Ogni anno il presepe è realizzato in modo diverso, a seconda dei materiali che il mare ci fornisce: tronchi, legni, sassi, mattoni, ecc. Da 4 anni a questa parte, le offerte raccolte sono devolute all’associazione Bianco Airone che fa assistenza ai malati oncologico. È qualcosa che mi motiva ancora di più nella realizzazione del presepe, perché sono a conoscenza di tutto il bene che operano questi volontari».
Per la sua bellezza estetica e per il suo fine solidale invitiamo tutta la cittadinanza a far visita nei prossimi giorni al presepe del Circolo Nautico!