GROTTAMMARE – Bagno di folla per il Presepe Vivente di Grottammare. La prima delle tre rappresentazioni previste per questa 15esima edizione si è svolta nel pomeriggio di Santo Stefano. L’apertura del percorso incastonato nel vecchio incasato era fissata per le 16.30 ma già un’ora prima c’era gente in attesa. Una bella soddisfazione per gli organizzatori che sono già pronti per le 2 repliche, fissate nei giorni 1 e 6 gennaio 2020. Sempre a partire dallo stesso orario e sempre ad ingresso gratuito. Ci potrà così tornare a girovagare in un Paese Alto grottammarese che, per l’occasione, s’immerge in atmosfere d’altri tempi: tra antichi mestieri, uomini donne e bimbi in abiti storici, animali della fattoria, punti ristoro con piatti tipici. Oltre, naturalmente, ai tratti cruciali della Natività (con Gesù Bambino impersonato dal piccolo Gioele) e dell’Annunziazione. C’è anche un simbolico Censimento (come quello che dovettero affrontare Gesù, Giuseppe e Maria) riadattato in un registro-firme dei visitatori. Il tema di questa quindicesima edizione è “I Naviganti” ed è stato snocciolato nel corso della breve cerimonia d’inaugurazione del presepio che ha visto la partecipazione del vescovo Carlo. Monsignor Bresciani si è soffermato a parlare con i vari figuranti, firmando anche l’albo del “censimento”.
Il primo “benvenuto” ai presenti è stato dato da Susanna Faviani, dello staff organizzatore. Lei ha ricordato come siamo arrivati alla 15esima edizione di questa rappresentazione ma che, in realtà, siano trascorsi 16 anni dalla prima volta: «Questo perché un anno siamo stato fermi per il terremoto del 2016. Ogni anno diamo un tema a questa sacra rappresentazione e quest’anno il tema è legato ai Naviganti».
La parola è così passata al sindaco Enrico Piergallini, il quale ha sottolineato come l’ingresso del percorso presepiale cambia di anno in anno e stavolta è stato fissato nel Parco della Madonnina: «Questo cambio d’ingresso giova al Presepe, l’inizio nel Parco della Madonnina è molto suggestivo. Io devo ringraziare molte persone, iniziando dalla Provincia, rappresentata dal nostro Stefano Novelli, insieme al nostro parroco, don Federico Pompei, ed il comandante della stazione locale dei carabinieri, il maresciallo Domenico Princigalli, oltre naturalmente al nostro vescovo che benedirà questa rappresentazione. Ma consentitemi di dire che il ringraziamento più grande va a Fabrizio Rosati, presidente dell’associazione Presepe Vivente ed a tutti i volontari che da mesi lavorano per questa giornata. Non sono stati anni facili, né per la città né per Fabrizio, né per l’associazione. Nonostante tutto, il Presepe ha compiuto oggi il suo 15esimo anno ed è una cosa molto molto importante per Grottammare».
Entrando nel merito del Presepe, Piergallini ha aggiunto: «Nella Natività si spostano tutti. Al contrario della fissità di chi non sa che il mondo sta per cambiare, la Sacra Famiglia si muove per il censimento, i pastori si muovono, i magi si muovono. La nascita di Cristo avviene in uno spazio fatto per coloro che si accorgono. E coloro che si accorgono che qualcosa sta cambiando, si mettono in movimento. Con questa consapevolezza, il presepe quest’anno si apre ai naviganti. A coloro che affrontano il mare alla ricerca di condizioni diverse. A coloro che hanno uno sguardo diverso sul mondo. E a coloro che, con tanta fatica, fuggendo dalle guerre, affrontano viaggi rischiosissimi per cercare una vita migliore. Di fronte a queste persone non dobbiamo avere il cuore di pietra, ma dobbiamo essere consapevoli che è necessario mettersi all’ascolto, altrimenti se mettiamo da parte la nostra umanità, falliamo come genere umano».
E’ stata poi la volta di monsignor Bresciani. Prima d’impartire la benedizione su figuranti e visitatori, il vescovo ha proposto alcune riflessioni: «Mi domandavo: chi sono questi naviganti? Siamo noi, che navighiamo dentro questa vita. Il presepio ci richiama al cammino della nostra vita. Per navigare, c’è bisogno di una barca. E di una barca sicura. E per navigare occorre conoscere le regole della navigazione. Altrimenti si va a sbattere. Lo stesso vale per la nostra vita. Abbiamo bisogno di barche sicure. Non possiamo affidarci a barche che ci lasciano a metà strada, o che imbarcano troppa acqua. Dobbiamo avere anche delle regole, altrimenti il mare può essere fonte di vita e di fecondità, ma può essere anche fonte di sofferenze e di dolori. Bene, il Natale ci dice che siamo naviganti ma abbiamo Gesù che può indicarci la giusta strada ed insegnarci le giuste regole affinché la navigazione della nostra vita sia una navigazione sicura. Il mio ringraziamento va a Fabrizio Rosati ed a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo presepio.
Infine ha parlato Fabrizio Rosati, il quale ha sottolineato la “puntualità” del vescovo Carlo: sempre presente al Presepe Vivente di Grottammare. «Questo davvero ci fa onore – ha detto il presidente -. Vorrei fare un ringraziamento particolare, col cuore, al Nostro Signore che, in quindici anni, ci ha dato quasi sempre tempo bello. Abbiamo dovuto rinviare soltanto una rappresentazione in tutti questi anni, e non è facile trovare bel tempo tra dicembre e gennaio. Un altro ringraziamento va al pubblico: vedere qui tutta questa gente ci dà la forza per andare avanti. Devo poi ringraziare il mio staff, in particolare Mariano Bruni: lui, insieme ad altre 4-5 persone, sono riuscite ad organizzare tutto lo spettacolo che vedrete per le strade». Presente con la famiglia, in veste privata, anche il colonnello Ciro Niglio: comandante provinciale dell’Arma.