Mattarella era originario di Castellammare del Golfo, cittadina della diocesi in cui è sepolto insieme ai suoi familiari. “Facciamo nostro il suo appello, ancora oggi attualissimo – scrive il presule -, assumendoci la responsabilità di cambiare ‘clima’ e ‘costume’ delle nostre scelte per ‘isolare la mafia’”. Il vescovo ricorda il sacrificio del presidente della regione, che prima di iniziare l’attività politica aveva ricoperto incarichi anche nazionali nell’Azione Cattolica, alla luce della parole dell’apostolo Paolo. “Per tutti i siciliani di oggi risuonano particolarmente attuali le sue parole e il suo appello affinchè tutti, responsabilmente, possiamo dare il nostro contributo al cambiamento del clima e del costume nella nostra terra”. Il vescovo, infine, ha lanciato un appello con le stesse parole del presidente della Regione assassinato il quale, in un’intervista, nel 1979, diceva che “la mafia non può essere sconfitta soltanto dalle leggi o dagli interventi repressivi ma con il contributo di tutti, cambiando il clima e il costume delle nostre scelte, creando le condizioni perché la criminalità mafiosa possa essere isolata”. Mons. Fragnelli stamani parteciperà alla cerimonia che si terrà a Trapani per ricordare Piersanti Mattarella e farà giungere un suo messaggio al sindaco di Castellammare Nicolò Rizzo che, insieme a tutto il paese, ricorderà il presidente della regione ucciso davanti alla sua tomba nel cimitero comunale. Ricorderà, inoltre, l’anniversario e la figura di Mattarella nel corso della messa che celebrerà stamani in cattedrale.