Simona Atzori, nel ripercorrere la sua storia, ha parlato del rapporto con la fede: “Fin da piccola ho sempre pensato che Dio fosse un grande pittore che aveva fatto un disegno per me. Su come doveva essere Simona. No, non si era distratto. Mi aveva voluta così. Perché per Lui ero perfetta così, anche senza braccia. Unica. Come lo siamo tutti”. “Mi ha fatto però un dono speciale. Il sorriso. Lo strumento che mi ha permesso di rispondere a tutte quelle persone che mi guardavano come nessuno avrebbe mai voluto”.
E ha concluso: “Nel tempo ho capito che la vera felicità risiede semplicemente nel fatto di essere vivi. Perché se abbiamo la vita abbiamo tutto ciò che serve per esserlo. Dobbiamo imparare ad amarci e ad amare incondizionatamente. Ed è solo conoscendo l’altro che possiamo farlo”.