CUPRA – Tiziano e Vincenzo Cossignani, promotori del Museo Malacologico di Cupra Marittima, hanno dato alle stampe la loro ultima impresa editoriale, di rilevanza internazione, dedicata alle conchiglie terrestri e dulciacquicole
italiane. Si tratta di un libro di 230 pagine con 1092 specie elencate ed illustrate con ben 3700 foto interamente a colori; un lavoro scientifico che segue, di 25 anni, la prima edizione, sempre realizzata dai fratelli Cossignani, e che per, per oltre un ventennio, ha rappresentato il riferimento per collezionisti e studiosi di tutta Europa.
Sono praticamente illustrate tutte le conchiglie note di molluschi terrestri
e dulciacquicole esistenti sul territorio nazionale ed anche la maggior
parte dei molluschi terrestri privi di conchiglia.
Nel Museo Malacologico di Cupra sono presenti due importanti collezioni di
conchiglie terrestri acquisite nel corso degli anni: la collezione Valenti
di Ancona e la collezione Simi di Tirrenia, oltre, naturalmente, alla
collezione dei fratelli Cossignani. La disponibilità di questo importante
materiale ha favorito e sollecitato il lavoro degli autori del volume.
Ecco la presentazione che fanno i fratelli Tiziano e Voncenzo Cossignani alla loro opera:
“Questo atlante nasce dallʼidea di fotografare la collezione delle conchiglie terrestri del Museo Malacologico
di Cupra Marittima e fa seguito alla fortunata edizione del 1995.
A distanza di 25 anni abbiamo ritenuto opportuno ed utile questa edizione, aggiornata, ampliata
e graficamente migliorata. Nel corso di questi ultimi anni abbiamo documentato la quasi totalità
delle specie esistenti a Cupra Marittima, frutto delle collezioni del Museo e delle collezioni Valenti
e Simi, acquisite nel corso degli anni.
Preziosissimi gli aiuti ed i suggerimenti dei maggiori malacologi che in Italia portano avanti gli studi
sui terrestri e dulciacquicoli italiani, citati in altra sede, e che onorano gli studiosi del passato e che
non possiamo non citare: Monterosato, Lessona, Pollonera, Porro, Paulucci, Benoit, Spinelli, Calcara,
Alzona, Settepassi, e tanti altri.
Non abbiamo pretese di presentare revisioni o lavori di verifiche di alcun genere, ma la speranza
che il nostro lavoro possa essere di qualche utilità per quanti si occupano di conchiglie terrestri e
dulciacquicole italiane e di stimolo per quanti hanno conoscenze che conservano solo per se
stessi.
La presentazione delle varie conchiglie segue un ordine sistematico, mediato tra le elencazioni
pubblicate da SIM, WoRMS, vari siti web e libri recenti sulla materia.
Per ciascuna specie è indicato il genere, la sottospecie (se esistente), la specie, lʼautore, lʼanno,
la misura in millimetri dellʼesemplare presentato, la località di provenienza, e lʼeventuale collocazione
in un museo se trattasi di “tipo”.
Una breve bibliografia essenziale ed un indice analitico concludono questo lavoro editoriale curato
da LʼInformatore Piceno di Ancona.
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