È stato proprio il Concilio Vaticano II a ripristinare nella Chiesa Cattolica di Rito Latino il diaconato permanente. In particolare leggiamo ancora nella Lumen gentium 29: «Col consenso del romano Pontefice questo diaconato potrà essere conferito a uomini di età matura anche viventi nel matrimonio, e così pure a dei giovani idonei, per i quali però deve rimanere ferma la legge del celibato».
In ossequio a quanto dichiarato dal Concilio, il 22 gennaio 1969, giorno nel quale Chiesa venera San Vincenzo di Saragozza diacono e martire nel 304, nella Cattedrale di Vicenza furono ordinati i primi sette diaconi permanenti (tutti appartenenti alla Pia Società San Gaetano), un numero simbolico che richiama evidentemente i primi sette diaconi, istituiti direttamente dagli apostoli come raccontato in At 6,1-7.
A tanti anni di distanza da questo evento, sempre il giorno 22 gennaio (ma del 2011), anche nella nostra diocesi sono stati consacrati dei diaconi permanenti nelle persone di Vittorio Annibali, Lorenzo Capocasa, Pietro Tomaso Ciboddo, Alessandro Girolami, Pierluigi Grilli e Pietro Mazzocchi i quali nell’anniversario di ordinazione così esprimono la loro gratitudine:
«Siamo grati al Signore per i tanti doni che ci ha dato e per il percorso che ci ha fatto intraprendere. Gli siamo innanzi tutto grati per il dono delle nostre famiglie all’interno delle quali è sbocciata la nostra vocazione. Senza il sostegno e la comprensione delle nostre famiglie difficilmente avremmo potuto completare il nostro percorso di formazione. Non sempre è stato facile coniugare gli impegni di studio e quelli familiari, ma siamo andati avanti nella fiducia che il Signore ci avrebbe ricompensato. Vogliamo poi ringraziare i pastori della nostra diocesi: il Vescovo Gervasio Gestori che ci ha accompagnato fino all’ordinazione, il Vescovo Carlo Bresciani che ci indica il modo in cui dobbiamo servire la Chiesa e don Elvezio Di Matteo, Responsabile Diocesano per il Diaconato Permanente. Un ricordo affettuoso ai nostri fratelli diaconi Vittorio Annibali e Alessandro Girolami che ora celebrano le lodi di Dio nella liturgia del Cielo»