X

Parrocchia Sacra Famiglia, i bambini sono un esempio di solidarietà

Di Don Francesco Ciabattoni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una bella esperienza che tutti i gruppi della parrocchia stanno sperimentando e che vogliamo proporre a tutti. Con la raccolta per il Banco Alimentare (5 el. e 2 media), con il servizio al pranzo dei poveri e il servizio settimanale al centro di accoglienza da parte dei giovanissimi.
Il servizio de gruppo dei cavalieri di San Giuseppe una volta al mese per rifornire il deposito di alimentari.
La Carità non è esclusiva del gruppo Caritas ma appartiene a tutta la comunità. Per questo motivo stiamo sollecitando tutti i gruppi le singole persone a prenderne coscienza e attivarsi.
Grazie a tutti coloro che donano qualcosa, un tempo, un denaro, un alimento ecc…

Qualsiasi cosa fate ad un povero lo avete fatto a Gesù.

Naturalmente dobbiamo ringraziare i volontari del gruppo Caritas della parrocchia che coordinano i vari gruppi e le iniziative a favore delle persone bisognose. 

Ecco la testimonianza di una catechista dei bambini di terza elementare dopo l’esperienza di un sabato di Carità. 

Educare alla solidarietà sin da piccoli. Questa è l’iniziativa proposta da alcune catechiste  che hanno voluto far conoscere il centro Caritas presente in Parrocchia ai bambini della classe 3 elementare. É una realtà importante per tutto il territorio, per la distribuzione dei viveri di prima necessità ma che ormai è diventato anche un punto di ascolto e di accoglienza grazie alla grande umanità delle volontarie che hanno saputo creare un clima di familiarità con tutti i frequentatori del lunedì.

I bambini hanno portato un loro oggetto da casa, in collaborazione con i genitori (Gioco, vestiario o alimenti), lo hanno impacchettato con cura ( come un bambino può saper fare da solo) e hanno scritto un biglietto per il bambino che lo avrebbe poi ricevuto. Commovente le parole e i disegni che hanno realizzato per i loro coetanei sconosciuti. 

La bellezza della solidarietà non è solo il gesto, ma è far sperimentare ai bambini la gioia del donare senza ricevere e che non è mai troppo  presto educare alla solidarietà affinché possa diventare uno stile di vita e un segno di riconoscimento dell’essere cristiani del domani.

Redazione: