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San Benedetto del Tronto, oggi pomeriggio Simone Cristicchi presenta il libro “Abbi cura di me”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Oggi, lunedì 3 febbraio, alle ore 17:30, presso il Teatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto (Piazza S. Filippo Neri, 1/11) è in programma la presentazione del libro “Abbi cura di me” (Edizioni San Paolo) scritto da Simone Cristicchi con Massimo Orlandi, giornalista e scrittore.

All’evento sarà presente l’artista Simone Cristicchi, che dialogherà con Simone Incicco, Incaricato diocesano del “Sovvenire”.
Evento organizzato dal Servizio per la promozione del sostegno economico della Chiesa Cattolica.

Il libro:
Raramente un protagonista delle scene e chi ne narra la vicenda trovano un’intesa creativa e profonda come è capitato nella stesura di questo libro a Simone Cristicchi e a Massimo Orlandi: quest’ultimo ha raccolto confidenze, interpretato suggestioni e riportato dialoghi, rielaborando e riproponendo a sua volta, con personalissima creatività, la ricchezza di un percorso già originale.

Personaggio che avrebbe potuto adagiarsi su una carriera che la sua genialità artistica gli permetteva in vari ambiti (dal disegno, alla musica, al teatro), il vincitore del Festival di Sanremo 2009 si è rimesso invece continuamente in gioco, sia nella vita che sul palco: spesso a fianco degli ultimi (siano essi i “matti” presso i quali ha anche prestato servizio, siano i minatori che riunisce in un coro costruendo una performance che gira l’Italia con un successo inatteso, siano i profeti incompresi come David Lazzaretti), Cristicchi rimane un uomo inquieto, in ricerca. Il suo approdo presso la Fraternità di Romena e altre realtà spirituali lo fa riflettere anche sulla questione più intima, e riannoda il suo percorso spirituale di cui la canzone presentata a Sanremo 2019 (che dà il titolo a questo libro) offre una sintesi formidabile.

Questo libro racconta, emoziona, dibatte, provoca, e invita i lettori e i fan dell’autore di “Ti regalerò una rosa” a non dare nulla per scontato e a continuare a camminare: poiché «la vita è fragile» e siamo «in equilibrio sulla parola “insieme”».

Redazione: