Così il Papa definisce il Documento sulla fratellanza umana, in un videomessaggio inviato ai partecipanti alla cerimonia che ha luogo oggi ad Abu Dhabi, in occasione del primo anniversario della firma del Documento. “Saluto tutti voi presenti e saluto in particolar modo tutte le persone che nell’umanità aiutano i loro fratelli poveri, ammalati, perseguitati e deboli senza badare alla religione, al colore, alla razza a cui appartengono”, esordisce Francesco: “Un anno fa, mio fratello, il Grande Imam il dr. Ahmad al-Tayyib, imam di Al-Azhar, e io abbiamo firmato un documento sulla fratellanza umana nella cara capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi. Oggi celebriamo il primo anniversario di questo grande evento umanitario, sperando in un futuro migliore per l’umanità, un futuro libero dall’odio, dal rancore, dall’estremismo e dal terrorismo, in cui prevalgano i valori della pace, dell’amore e della fratellanza”. “Oggi, in questo primo anniversario, esprimo il mio apprezzamento per il sostegno offerto dagli Emirati Arabi Uniti al lavoro del Comitato supremo per la fratellanza umana”, l’omaggio del Papa, che ringrazia l’Abrahamic House per l’indizione del Premio per la fraternità umana. “Sono lieto dunque di poter partecipare a questo momento di presentazione al mondo del Premio internazionale della fratellanza umana, affinché vengano incoraggiati tutti i modelli virtuosi di uomini e donne che in questo mondo incarnano l’amore attraverso azioni e sacrifici compiuti per il bene degli altri, non importa quanto siano diversi per religione o per appartenenza etnica e culturale – conclude il Santo Padre – e chiedo a Dio Onnipotente di benedire ogni sforzo che giovi al bene dell’umanità e ci aiuti ad andare avanti nella fratellanza”.