Ringraziamo don Roberto Melone per le foto
LORETO – Domenica 16 febbraio numerose coppie di fidanzati che si stanno preparando al Sacramento del Matrimonio hanno partecipato all’incontro diocesano a loro riservato presso l’hotel San Gabriele di Loreto. Per conoscere meglio come è stato vissuto questo momento abbiamo intervistato i coniugi Marco e Anelide Mori, responsabili dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare.
Quante sono le coppie che hanno partecipato all’incontro?
Hanno partecipato 40 coppie provenienti dai vari percorsi che sono in atto nella nostra diocesi. Alcune di queste coppie sono state accompagnate dagli animatori del percorso di formazione in vita del Sacramento del Matrimonio.
Come si è svolta la giornata?
Dopo l’arrivo e un primo momento di preghiera, il Vescovo Carlo ha tenuto una relazione sul tema “chiamati alla santità attraverso il matrimonio” durante la quale il nostro pastore ha ricordato come il Sacramento del Matrimonio sia uno strumento per realizzare quella santità alla quale siamo stati chiamati sin dal momento del Battesimo. Il Vescovo Carlo ha ricordato come la santità non appartenga ad alcuni stati di vita (suore o preti) ma sia la meta di ogni cristiano. Il Sacramento del Matrimonio permette di “amarci nel Signore” ovvero di vivere la relazione di coppia non solo attraverso i buoni sentimenti, pure i portanti e necessari, ma anche con la volontà. Celebrare il Matrimonio significa aprire il cuore all’azione della Grazia che lavora in noi per farci maturare nella nostra relazione. I fidanzati hanno poi avuto modo di confrontarsi in gruppi di lavoro e hanno cercato di rispondere a tre domande: “Che c’entra Dio con il mio matrimonio?”, “Come vedo la Chiesa in rapporto al mio matrimonio: solo per sposarmi in Chiesa o per che cosa d’altro?” e infine “Quale delle virtù ricordate da Amoris Laetitia (Pazienza, Benevolenza, Amabilità, Generosità, Perdono, Fiducia, Speranza e Sopportazione) di Papa Francesco ritengo più importanti per il mio matrimonio e perché?”. Dopo aver condiviso il pranzo, i fidanzati hanno varcato la Porta Santa e, una volta entrati in basilica, hanno prima recitato il Rosario e poi partecipato alla Santa Messa presieduta dal Vescovo Carlo Bresciani.
Qual è l’importanza di questo evento per la vita della diocesi?
Il nostro scopo è che i fidanzati incontrino il Vescovo, loro pastore, e che sentano la Chiesa vicina ai loro problemi, con la speranza che, dopo il percorso in preparazione al matrimonio, continuino a frequentare la comunità parrocchiale per rendere sempre più giovane il volto delle nostre comunità.
Con quale spirito si preparano le coppie al Sacramento del Matrimonio?
Abbiamo visto dei ragazzi interessati a conoscere il dono che stanno per ricevere, qualche animatore dei sottogruppi li ha trovati particolarmente consapevoli del momento di grazia che stanno per vivere.
Nel dialogo che avete con i fidanzati emergono difficoltà dovute al contesto culturale non particolarmente favorevole alla famiglia?
Non abbiamo notato questa difficoltà, anzi ci hanno detto che pensavano la vita familiare un cammino facile, invece da quello che hanno ascoltato fino ad oggi nei percorsi, sembra un sentiero più arduo, ma hanno capito che, se riusciranno a restare nell’amore nei momenti difficili, potranno gustare la
bellezza dell’essere sposi.