COLONNELLA – Il mese di Marzo si è aperto con momenti di grande gioia e di festa per la comunità parrocchiale di San Cipriano di Colonnella: si è infatti svolta ieri la Festa di San Gabriele dell’Addolorata.
Dopo il saluto del Complesso Bandistico “Città di Ancarano”, che ha rallegrato le vie del paese tra le 8.30 e le 10:00, la vera festa è iniziata alle ore 11:00 con la Solenne Messa Domenicale, officiata nella Chiesa settecentesca di San Cipriano, riaperta al culto appena due mesi fa e gremita per l’occasione. Oltre ai molti devoti Colonnellesi ed alle autorità civili, hanno preso parte alla funzione molti fedeli delle vicine Parrocchie accorsi per la speciale ricorrenza.
Il parroco, don Dino Straccia, durante l’omelia ha ricordato alcuni momenti significativi della vita di San Gabriele: “Francesco è un ragazzo della buona società del suo tempo, ben vestito e ben curato, socievole, spiritoso, anche benestante e potente, perchè figlio di un governatore pontificio. Eppure non è esente dal dolore e dalla sofferenza: perde la madre a soli quattro anni e poi anche tre sorelle. Quando a 18 anni riceve la chiamata, sente una voce interiore che Egli attribuisce a Maria e decide di entrare nell’ordine dei Passionisti, uno degli ordini più duri e radicali, prendendo il nome di Gabriele dell’Addolorata che riflette la sua devozione per la Madonna Addolorata. Tanti sono gli eventi della sua vita che risultano inspiegabili se non visti con l’occhio della fede: ad esempio, nonostante la gracilità del suo fisico, esce ogni mattina in pieno inverno per raccogliere in mezzo alla neve le rose che lui stesso ha piantato e che fioriscono regolarmente. Quando muore di tubercolosi, a soli 24 anni, prima ancora di diventare sacerdote, lascia in eredità una grande fede, fatta di gioia anche nelle difficoltà e di totale abbandono alla volontà di Dio. Nell’arco di dieci anni, la sua fama si diffonde per tutto il paesello in cui è vissuto negli ultimi anni di vita ed i passionisti di Isola del Gran Sasso si ritrovano circondati da folle di abitanti del posto che hanno ricevuto dal Santo grazie straordinarie a fronte delle loro preghiere. Chi avrebbe dato valore a questo ragazzino gracile e cagionevole?! Chi avrebbe mai pensato quanto grande fosse la sua fede?! Dunque San Gabriele, con la sua vita, ci dice che anche noi possiamo vivere una vita fantastica, che anche noi possiamo volare alto, che con la fede l’ordinario può divenire straordinario.“
Dopo la solenne celebrazione, si è svolta la processione con la Statua di San Gabriele dell’Addolorata e l’Ostensorio con la reliquia del Santo. Accompagnata dalla Banda della Città di Ancarano e dalla Corale Parrocchiale di San Cipriano, la comunità si è riversata per le vie del paese appositamente addobbate per l’occasione.
Al rientro in Chiesa, dopo la benedizione, Guerino Reganatini, Priore della Confraternita Maria Santissima del Suffragio, ha annunciato che il prossimo 22 Marzo una rappresentanza della nostra comunità si recherà a Isola del Gran Sasso per donare una gigantografia del Santo al Santuario di San Gabriele, ove rimarrà esposta permanentemente. Per concludere il piccolo Samuele Moretti ha recitato una preghiera al Santo, concludendo così la mattinata con emozione e commozione.
Foto di Peppino di Quirico