DIOCESI – Lectio delle Sorelle Clarisse del monastero Santa Speranza in San Benedetto del Tronto.
È un rincorrersi di benedizioni la prima lettura, un “dire bene” l’uno dell’altro su cui Dio e l’uomo fondano la loro alleanza, il loro patto, la loro relazione d’amore!
«…ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione…»: sono le parole del Signore ad Abram, le parole di un Dio che scommette sull’umanità, sulla sua capacità di bene, di portare e dare vita.
«Benedirò coloro che ti benediranno…»: benedetto da Dio, benedetto dall’uomo, Abram è un “concentrato” di benedizione, di bene, esplosione di quella vita e di quella grazia che, ci dice San Paolo, «ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù».
Cosa vuole dirci l’apostolo?
Che, segno evidente di un Dio che dice bene dell’uomo, è proprio Gesù Cristo; il suo essersi fatto uomo, l’aver preso carne umana è testimonianza eloquente di un Dio che crede nell’uomo, nelle sue potenzialità, nel suo essere «cosa molto buona», come leggiamo nelle prime pagine della Scrittura.
«Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento». È una catena: Dio “dice bene” di Gesù, Gesù è segno concreto di un Dio che “dice bene” dell’uomo, l’uomo, a sua volta, è benedizione per ogni altro uomo.
È davvero sotto il segno della vita la Parola di questa domenica!
«Farò di te una grande nazione…in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra», dice ancora il Signore ad Abram.
«Egli [Cristo Gesù] ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità…», scrive ancora Paolo nella sua lettera a Timoteo!
Anche la Trasfigurazione, che è il fulcro del Vangelo di oggi, ci parla di vita, ci dice, cioè, che la passione, la morte, non è l’esito della storia ma lo è la resurrezione!
Invochiamo, allora, il Signore con le parole del salmista: «Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo»: siamo certi, infatti, che tutta la nostra storia sia sotto il segno della misericordia, dell’amore, della benedizione di Dio! Forti di questo, camminiamo, come Abram, verso la terra promessa, verso la promessa di vita che Lui è e, ogni giorno, ci dà!