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Coronavirus, le nuove disposizioni del Vescovo Carlo Bresciani per la diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto

San Benedetto del Tronto, il vescovo mons. Carlo Bresciani

DIOCESI – Pubblichiamo le nuove disposizioni del Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani:

Carissimi sacerdoti, carissimi fedeli,
non solo la nostra Nazione, ma tutto il mondo, sta vivendo un periodo di grande difficoltà e sofferenza a causa di questo coronavirus e del suo modo subdolo d i diffondersi velocemente e contagiare molte persone. Ciò causa anche molta incertezza e necessità di prendere provvedimenti a tutela della salute dei cittadini . Alcune indicazioni sono già state date nel Comunicato n. 3 del 3 marzo che restano in vigore. Mi  ero  riservato  di  valutare  in  base all’evolversi della situazione circa le Sante Messe festive. Ora il Governo ha emesso un Decreto legge i l 4 marzo 2020 che ha validità fino al 3 aprile p.v.

Anche noi, come Chiesa, ne siamo coinvolti e non potrebbe essere altrimenti. Siamo chiamati, come tutti i cittadini, alla responsabilità e alla collaborazione per contribuire al contenimento della diffusione del virus e, questo, fa parte del la carità.

Questo comporta, sia pure a scopo precauzionale, alcune limitazioni anche per noi, soprattutto per quanto riguarda le espressioni comunitarie della nostra fede.
Ritengo però importante assicurare, per quanto possibile, la partecipazione dei fedeli alla celebrazione eucaristica.

Dopo il “confronto con il Governo”, la Conferenza Episcopale Italiana ha comunicato  i n data 5 marzo che rimane “nelle aree non a rischio . . . la possibilità di celebrare la Santa Messa, come di promuovere gli appuntamenti d i preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima”. raccomandando il rispetto delle norme igienico-sanitarie e la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. In conseguenza di ciò:

  1. La nostra Diocesi, per ora, non è classificata tra le aree a rischio, per cui rimangono consentite le celebrazioni liturgiche feriali e festive, purché il luogo di culto permetta di rispetta re le citate misure di precauzione ritenute fondamentali dalle autorità competenti: acquasantiere vuote, Eucarestia in mano, nessun segno della pace e distanza di sicurezza tra singoli fedeli. Ove possibile, se si ritiene opportuno, si può celebra re all’aperto. È data facoltà ad ogni sacerdote di celebra re tre Sante Messe festive ove si ritenesse pastoralmente opportuno per evita re affolla menti.
  2. A motivo di carità e attenzione agli altri, oltre alle già indicazioni date in precedenza, sono sospese la visita per la benedizione alle famiglie e ogni attività pastorale con gruppi (catechesi, incontri e ogni altra attività con gruppi di persone).
  3. Nella visita agli ammalati, solo se urgente, si chiede di essere molto attenti e veramente prudenti, rispettando rigorosamente le indicazioni prudenziali date, in quanto, trattandosi di soggetti deboli, sono più esposti al contagio.
  4. Chi non può partecipare alle celebrazioni, in modo particolare gli ammalati o gli anziani cui è raccomandato espressamente di evitare di usci re di casa, può unirsi in preghiera con le celebrazioni che vengono trasmesse via televisione o via radio
  5. La Caritas, in considerazione delle particolari situazioni di bisogno, continuerà a distribuire pasti in contenitori da asporto, ma sospende ogni altro servizio.

Porre dei limiti alle celebrazioni in tempo di Quaresima ci costa veramente tanto. Tutti siamo chiamati a viverlo come atto d i carità per evitare il diffondersi del virus, e con questo spirito lo facciamo senza tralasciare di vivere lo spirito della Quaresima.

Vogliamo e possiamo vivere intensamente questa Quaresima in famiglia con momenti di preghiera insieme: un’occasione propizia da non trascurare. Poi ché siamo costretti a sospendere il catechismo, siano i genitori, in quanto primi educatori, a fare catechismo ai loro figli, trasmettendo la Fede con semplicità e verità: sono certo che sarebbero lezioni di vita molto efficaci. Poiché tutte le chiese restano comunque aperte, perché non entrare con i propri figli per un momento di preghiera privata, parlando loro del tempo di Quaresima e spiegandone il senso cristiano?

Carissimi, vi esorto a vi vere con fiducia questa strana e particolare situazione, con le incertezze che essa comporta,  offrendo al Signore i  sacrifici che questo deserto ci chiede. La penitenza più vera non è quelLa che scegliamo, ma quella di vivere bene le situazioni che ci sono imposte dalla necessità.

Restiamo uniti nella preghiera, intercedendo per i malati e per coloro che li assistono. Chiediamo a Maria, madre del Soccorso e salute degli infermi, che aiuti tutti noi a vivere con spiri to gi usto questo periodo e che nella sua misericordia ci preservi dal male.

Unito a voi i n preghiera, invoco su tutti la paterna benedizione d i Dio.

 

Redazione: