Lo ha dichiarato ai giornalisti il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. “In questi giorni di emergenza sanitaria – prosegue il portavoce vaticano – il Santo Padre affida la Città, l’Italia e il mondo alla protezione della Madre di Dio, come segno di salvezza e di speranza”.
Questa sera, alle 20, al santuario della Madonna del Divino Amore, con la celebrazione presieduta dal card. De Donatis – annunciata nella lettera alla diocesi in cui indice la giornata di preghiera e digiuno proprio per l’11 marzo – si svolgerà la celebrazione a porte chiuse, come disposto dallo stesso vicario con il decreto che impone lo stop alle liturgie comunitarie fino al 3 aprile. Sarà il primo atto di una “catena” di preghiera che terrà uniti i romani, in comunione con la Chiesa in Italia, fino al mercoledì della Settimana Santa, con una celebrazione nel santuario di Castel di Leva, ogni sera alla stessa ora, per invocare la protezione e l’aiuto della Vergine, che i romani hanno sempre invocato nei momenti più difficili della storia. Basta ricordare, come esempio per tutti, la celebrazione del 1944 con il voto per la fine della seconda guerra mondiale).