Benedetta Capelli – Città del Vaticano

“Non lasciate solo il povero Lazzaro che bussa alla porta”: è il forte messaggio dell’Elemosiniere rivolto a chi magari vede un bisognoso sotto il suo palazzo. “Mantenendo la distanza di sicurezza, indossando i guanti, evitando assembramenti si può continuare ad aiutare chi è proprio vicino a noi”. Con questo spirito in Vaticano si procede e non si fanno mancare i servizi essenziali ai poveri.

Servizi aperti
“E’ un momento di urgenza pertanto è necessario lasciare aperte le docce e i bagni perché, se prima un povero poteva usufruire dei servizi di un bar o di un ristorante, ora non è più così”. “Stessa cosa – continua il cardinale Krajewski – accade per il mangiare. Se prima i senzatetto avevano la possibilità di avere in dono un cornetto o bere un cappuccino, oggi non accade più”.

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