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Grottammare, Parrocchia Madonna della Speranza, il coronavirus non ferma la carità a sostegno di 47 nuclei familiari

Foto di repertorio di alcuni volontari della Parrocchia Madonna della Speranza

GROTTAMMARE – Chi si è recato a fare spesa negli ultimi fine settimana a Grottammare ha notato i volontari del Banco delle Opere di Carità.
Questa raccolta è per conto del “Banco delle Opere di Carità” un’associazione a carattere nazionale nata nel 1993 e presente anche nel nostro territorio presso diverse comunità tra cui la Parrocchia Madonna della Speranza. Per conoscere come vive ed opera questa realtà abbiamo intervistato i volontari.

Di cosa si occupa l’associazione?
Il Banco delle Opere di Carità è un ente che si appoggia alla parrocchia Madonna della Speranza e dà assistenza alle famiglie disagiate della zona nostra zona. Si occupa della raccolta di generi alimentari e in particolare di fare in modo che i prodotti agricoli non venduti non vadano sprecati.

Quante sono le famiglie che beneficiano del vostro aiuto?
Attualmente sono 47 i nuclei familiari che assistiamo e sono generalmente composti da un numero consistente di persone. Svolgiamo questo servizio da diversi anni e dobbiamo purtroppo costatare che col passare del tempo i nuclei familiari assistiti sono aumentati, segno che anche nel nostro territorio le sacche di povertà esistono, anche se per riservatezza spesso non si chiede aiuto.

Quali sono i passaggi che si devono effettuare per ricevere il vostro aiuto?
Prima si tutto si deve ricorrere al centro d’ascolto della nostra parrocchia che è aperto il lunedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Qui i responsabili avranno la possibilità di ascoltare le esigenze delle singole famiglie. È necessario presentare l’Isee che attesta il reddito complessivo del nucleo familiare. A seconda delle necessità vengono forniti riso, pasta e altri generi alimentari in proporzione ai membri del nucleo familiare e un base alla effettiva esigenza.

Anche in un periodo come questo in cui imperversa l’emergenza del corona virus la vostra opera di solidarietà prosegue…
Si, la nostra opera di carità non si è fermata neppure col coronavirus, perché le famiglie bisognose devono continuare a mangiare! Il tutto in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti.
Ci sono anche nuclei familiari con bambini anche molto piccoli e nel nostro piccolo cerchiamo di venire incontro soprattutto all’esigenza di una vita dignitosa.

Nicola Rosetti: