Il consiglio afferma: “Viviamo sicuramente dei giorni difficili, ma resta a noi l’impegno di viverli caratterizzandoli con la speranza: la speranza cristiana per cui sappiamo che il Signore non ci abbandona, e anche i momenti più impegnativi possono generare impreviste esperienze di bene.
Ce lo insegna Gesù sul lago di Tiberiade: nonostante le fatiche di chi era sulla barca con Pietro e la delusione per l’insuccesso e per il risultato disastroso, non abbandona i pescatori, ma anzi li provoca: Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete» (Gv 21,6). Pietro e compagni sapevano benissimo che durante la pesca le reti si potevano gettare solo sul lato sinistro della barca, e soprattutto perché se non si era riusciti a pescare nulla fino a quel momento il risultato sarebbe ora cambiato?
Gli apostoli sperimentano che la presenza di Cristo cambia la nostra esistenza, accende le nostre vite e con lui anche il dolore e il fallimento acquistano significato!
È certo che non possiamo portare avanti le nostre attività associative nel modo in cui siamo abituati, tuttavia abbiamo già potuto vedere la creatività e l’impegno delle parrocchie per arrivare con vari strumenti ai soci, soprattutto i più piccoli. È vero non siamo ancora riusciti a nominare la presidenza diocesana, avviare i lavori delle equipe, ma questa emergenza ci porta a riscoprire che non sono le agende piene di incontri a fare l’associazione. Lo sforzo che vi chiediamo di più in questo straordinario periodo consiste nel fare un ulteriore atto d’amore alla nostra AC: continuare a “stare” nelle relazioni facendo sentire anche di più la nostra presenza di comunità che soffre ma allo stesso tempo è unita: contattiamo i nostri soci, i giovani, i giovanissimi, gli adulti e i più anziani.
Nella sua intervista a “La Repubblica” di oggi Papa Francesco ci ricorda: “Dobbiamo ritrovare la concretezza delle piccole cose, delle piccole attenzioni da avere verso chi ci sta vicino, familiari, amici. Capire che nelle piccole cose c’è il nostro tesoro. Ci sono gesti minimi, che a volte si perdono nell’anonimato della quotidianità, gesti di tenerezza, di affetto, di compassione, che tuttavia sono decisivi, importanti. Ad esempio, un piatto caldo, una carezza, un abbraccio, una telefonata… Sono gesti familiari di attenzione ai dettagli di ogni giorno che fanno sì che la vita abbia senso e che vi sia comunione e comunicazione fra noi”.
Continuiamo anche in questo periodo, ad essere un’associazione che getta le reti, dove in pochi andrebbero a gettarle perché si potrebbe andare incontro al fallimento! La nostra presenza a fianco di quella dei nostri soci e delle nostre comunità, può illuminare il mondo!
E questo stile può far sì che la nostra AC possa continuare ad essere, come ci ricorda Papa Francesco in Evangelii Gaudium, un’Azione Cattolica che osa e non si nasconde nel “si è sempre fatto così”, che sa coinvolgersi, accorciando le distanze e umiliarsi se necessario, che accompagna nel formare processi con pazienza, che sa fruttificare offrendo la sua vita associativa anche se imperfetta o incompleta, e che sa festeggiare (e ce lo auguriamo presto) ogni piccola vittoria, ringraziando con gratitudine.
In questo momento siamo vicini con la preghiera a tutti coloro che soffrono perché toccati in prima persona dall’emergenza sanitaria: a chi è malato, a chi ha perso i propri cari, a chi ha familiari e amici ricoverati in ospedali. Desideriamo anche dire grazie a chi in questa fase difficile e faticosa sta offrendo il proprio prezioso servizio per il bene comune, con senso di responsabilità e passione.
Grazie a tutti i cittadini che si attengono alle disposizioni delle autorità, a tutti i medici e al personale sanitario, alle forze dell’ordine, e alle istituzioni.
Vogliamo esprimere la nostra vicinanza a tutti i lavoratori che in questa situazione di emergenza garantiscono i servizi fondamentali e a chi continua a lavorare nei luoghi di lavoro.
Come associazione continuiamo a essere attenti e solleciti chiedendo con forza la tutela di ogni lavoratore perché sia garantito a tutti il diritto alla protezione e alla sicurezza sul lavoro attraverso i dispositivi di protezione individuale adeguati.
Sia questo il tempo per ripensare la fraternità e la solidarietà e per essere vicini a chi ha il lavoro sospeso e rischia di fare molta fatica al momento del ritorno alla normalità.
Come AC diocesana:
Invitiamo tutti i soci a promuovere, partecipare e far partecipare alla preghiera per tutto il Paese indetta dalla CEI che invita ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a pregare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia.
Ci ricorderanno di questo appuntamento il suono delle campane delle nostre chiese, mentre si propone di esporre alla finestra un piccolo drappo bianco o una candela accesa. TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.
Vi ricordiamo l’iniziativa dell’associazione nazionale con la rubrica “Così come sei” (tutte le domeniche sui profili social associativi): in due minuti gli assistenti proveranno a dare la loro voce e i loro volti alla Parola della domenica, per renderla più vicina alla vita di tutti, senza dover per forza essere pronti, senza per forza avere il cuore in ordine. Due minuti per impastare la Parola del Vangelo con la nostra vita fatta di corse, di affanni, di progetti e sogni.
Come comunicato nella mail del banco AVE, i sussidi Giovanissimi e Giovani sono stati pubblicati in formato PDF sul sito nazionale dell’Azione Cattolica. Qui il link: https://bit.ly/33nDJTa
In ultimo invitiamo tutti, in particolar modo gli educatori ACR a promuovere il nuovo canale Telegram nazionale, pensato per accorciare le distanze e “stare più vicini” ai ragazzi e alle loro famiglie, nel quale durante la settimana vengono inviati dei piccoli suggerimenti per fare “Acr in famiglia”! È un modo semplice per custodire il Bene e la Bellezza di ciò che crediamo e speriamo in attesa della Pasqua del Signore!
Di seguito il link per accedere al canale: https://t.me/AcrAzioneCattolicadeiRagazzi Le nostre attività rimangono sospese, così come anche il percorso assembleare: l’assemblea regionale, che era in programma il 28 marzo, e quella nazionale, dal 30 aprile al 3 maggio, sono state rinviate a data da destinarsi, sono sospese le attività parrocchiali, non sappiamo ancora come e quando potremo rivederci, siamo consapevoli che anche la più avanzata tecnologia non possa sostituire la relazione “faccia a faccia”, ma siamo certi che la vita non si fermerà. Mai!
A tutti arrivi il nostro più caloroso abbraccio! A presto!