SAN BENEDETTO DEL TRONTO – WhatsApp e Skype per mantenersi in contatto. Pennarelli colorati e fogli per trascorrere con creatività le lunghe ore dentro casa. La Festa di San Giuseppe è, da sempre, un momento importante per la comunità parrocchiale incastonata nel cuore della Riviera. Un momento che, in tempi di Coronavirus, viene ovviamente stravolto.
“Tramite i Social, cerco comunque di mantenermi in contatto con il mio gruppo: giovanissimi della Seconda Media – ci dice Anna Fortunato: una delle catechiste -. Il parroco, padre Valerio, ci manda sempre materiale di preghiera per le famiglie per unirci in preghiera. Ma, oltre a pregare, parliamo anche della situazione attuale, i ragazzi sono molto preoccupati. Cerchiamo il più possibile di tenerli mentalmente occupati. Anche per questo abbiamo deciso di effettuare ugualmente i giochi e la gara di dolci che di solito si svolgono nell’ambito della Festa di San Giuseppe. Solitamente facevamo festa tutti insieme, stavolta ognuno sarà in casa propria. Ma verranno fatti dei video e, quando sarà l’emergenza finita, li rivedremo tutti insieme”.
Anche la gara di dolci sarà “virtuale”: ognuno farà foto e video della propria creazione e, alla fine, sarà decretata quella più bella. Oltre ai dolci, negli ultimi giorni nel gruppo-catechismo c’è stato chi ha avuto un “art attack”. Un attacco d’arte per trascorrere il tempo, così sono stati preparati scritte e coloratissimi disegni con lo slogan che sta caratterizzando questa lunga quarantena: “Andrà tutto bene”. Un messaggio di viva speranza che, lanciato dai più giovani, ha una forza particolare. Questi lavori sono stati affissi nei portoni interni delle chiese di San Giuseppe e dei Sacramentini.
Un messaggio che invita tutti noi a guardare verso il futuro con positività. A tal proposito, la catechista Fortunato rimarca: “Le Comunioni sono fissate per il 31 maggio, le Cresime per la metà del mese di maggio. Al momento non sappiamo se queste date potranno essere rispettate. Neanche padre Valerio lo sa. Anche le celebrazioni per la Pasqua sono un’incognita. Speriamo davvero che per quel periodo l’emergenza possa terminare e si torni quanto prima ad una situazione di maggiore normalità. Anche perché il gruppo che si sta preparando per la Prima Comunione aspetta quel momento con ansia. Noi catechisti cerchiamo di restare spiritualmente vicini a tutti i nostri ragazzi, c’è chi mi chiede spesso se potrà ricevere l’Eucarestia nei tempi che ci eravamo dati inizialmente”. Una domanda che, in questo momento, non può che avere una risposta incerta. Anche per questo, mai come ora, è importante avere Fede e affidarsi alla preghiera, come l’importante momento previsto proprio per la serata del 19 marzo. Vicario Generale, Don Patrizio Spina: “Giovedì 19 marzo, alle ore 21.00, l’invito a suonare all’unisono le campane delle nostre Chiese”