“In questi giorni, ascoltiamo le notizie di tanti defunti: uomini, donne che muoiono soli, senza poter congedarsi dai loro cari. Pensiamo a loro e preghiamo per loro. Ma anche per le famiglie, che non possono accompagnare i loro cari nel trapasso. La nostra preghiera speciale è per i defunti e i loro familiari”. E’ la preghiera del Papa, all’inizio della Messa celebrata ieri a Santa Marta ed offerta, come accade dal 9 marzo scorso, per tutti coloro che soffrono a causa della pandemia del Covid-19. Commentando, nell’omelia, l’episodio evangelico della guarigione del cieco nato, Francesco ha citato una frase di Sant’Agostino: “Ho timore del Signore quando passa”, cioè “ho timore di non accorgermi che è il Cristo e lasciarlo passare”. “Alla presenza di Gesù – ha spiegato il Papa – sbocciano i veri sentimenti del cuore, i veri atteggiamenti: vengono fuori. È una grazia, e per questo Agostino aveva timore di lasciarlo passare senza accorgersi che stesse passando”. Gesù “passa, guarisce un cieco e si scatena lo scandalo”, ha raccontato Francesco: “E poi esce il meglio delle persone e il peggio delle persone. Stupisce la saggezza del cieco, come risponde. Era abituato a muoversi con le mani, aveva il fiuto del pericolo, aveva il fiuto delle cose pericolose che potevano farlo scivolare. E si muove come un cieco. Con un’argomentazione chiara, precisa, e poi usa anche l’ironia e si dà questo lusso”. I dottori della Legge, invece, “sapevano tutte le leggi: tutte, tutte. Ma erano fissi lì. Non capivano quando passava Dio. Erano rigidi, attaccati alle loro abitudini: lo stesso Gesù lo dice… attaccati alle abitudini. E se per conservare queste abitudini dovevano fare un’ingiustizia, non era un problema perché le abitudini dicevano che quella non era giustizia; e quella rigidità li portava a fare delle ingiustizie. Esce davanti a Cristo quel sentimento di chiusura”. Prendere il capitolo 9 del Vangelo di Giovanni e leggerlo a casa, il consiglio del Papa, “per capire bene cosa succede quando passa Gesù: che vengono fuori i sentimenti. Capire bene quello che Agostino ci dice: ho timore del Signore quando passa, che io non me ne accorga e non lo riconosca. E non mi converta”. Il Santo Padre ha terminato la celebrazione con l’adorazione e la benedizione eucaristica, invitando a fare la Comunione spirituale: “Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io Ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Non permettere che abbia mai a separarmi da Te”.

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