di Pino Ciociola – Avvenire
A fine aprile, “in virtù dei dati acquisiti nelle ultime settimane, il primo lotto del vaccino messo a punto dalla partnership Advent-Irbm con lo Jenner Institute della Oxford University, partirà da Pomezia per l’Inghilterra, dove inizieranno i test accelerati su 550 volontari sani“, ha fatto sapere l’ad di Irbm, Piero Di Lorenzo. Inoltre, “si prevede di rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”. Di Lorenzo annuncia poi che è “in fase finale la trattativa per un finanziamento di rilevante entità con un pool di investitori internazionali e vari governi interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino”.
“Si è deciso di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra – spiega Di Lorenzo – ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio, che sono stati particolarmente efficaci”.
Il governatore lombardo è ottimista: “Abbiamo fatto un periodo di discesa moderata, io sono convinto che presto inizierà una discesa più intensa, violenta e verticale e s’interromperà il contagio”, dice il presidente della Lombardia, Attilio Fontana. I comportamenti nella sua Regione? “Mediamente la situazione è andata abbastanza bene, le persone hanno capito che c’era la necessità di rimanere a casa, che se tutti facciamo questo ulteriore sforzo riusciamo a interrompere i contagi”.
Tutti a casa, Milano sembra confermarlo. “Le persone che fermiamo sono quasi tutte in regola, la percentuale di chi è fuori senza motivo è veramente bassa, intorno al 5%”, spiega il capo della Polizia locale milanese. E il sindaco Giuseppe Sala commenta: “I dati dimostrano che la grandissima maggioranza dei cittadini che sono per la città, sono in giro per lavoro. Vorrei che questo fosse chiaro”. Allo stesso modo, conclude, “Dev’essere chiaro che i piccoli assembramenti in un angolo di una piazza o in un cortile condominiale non sono consentiti. Ma soprattutto sono un danno per tutti noi”.
Italia, più multe. Le forze di polizia nel giorno di Pasqua hanno controllato 213.565 persone e 60.435 tra esercizi ed attività commerciali. Secondo i dati del Viminale, ieri le persone sanzionate amministrativamente per non aver rispettato le misure sugli spostamenti sono state 13.756, il 9,9% in più rispetto a sabato. Le persone denunciate per aver attestato il falso nell’autodichiarazione sono state 100. Quelle denunciate per aver violato la quarantena imposta dalla positività al virus, 19. Gli esercenti sanzionati sono stati 121, le attività chiuse 47.
Scuole riaperte a settembre? “Penso si possa fare una riflessione per disporre la riapertura delle scuole al prossimo anno”, fa sapere il presidente del Consiglio superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli. Ma naturalmente – aggiunge – la decisione ”spetta al governo. Quello che mi preoccupa di più al momento, è se si abbandonano i comportamenti individuali che ci hanno portato a limitare il numero dei ricoverati e ridurre il numero dei morti. Chiudere le attività produttive e attuare il distanziamento sociale e la limitazione delle libertà personali è stato doloroso, riaprire senza che il Paese torni nell’emergenza è un’operazione delicata”.
Nuovo caso all’ex Ilva? C’è un probabile nuovo caso all’Arcelor Mittal di Taranto. Se confermato, sarebbe il terzo contagio nello stabilimento siderurgico. I sindacati hanno reso noto che un addetto ai convertitori dell’Acciaieria 2, residente a Massafra, sabato pomeriggio ha svolto il secondo turno di lavoro ed è rientrato a casa in serata. Ieri ha accusato malore e febbre e ha chiamato un’ambulanza del 118 che, nel tardo pomeriggio, lo ha trasportato all’ospedale Moscati, uno dei Centri Covid della Puglia, dov’è stato sottoposto a tampone e ricoverato. L’azienda ha attivato la sanificazione nel reparto e lasciato a casa il personale in turnazione con lo stesso lavoratore.
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