RIPATRANSONE – Un videomessaggio del vescovo Carlo Bresciani, (clicca qui per vederlo) oltre alla recita del Rosario ed alla celebrazione della messa da parte del parroco: Don Nicola Spinozzi. Causa emergenza-coronavirus, quest’anno Ripatransone ha vissuto la sentitissima ricorrenza della Madonna di San Giovanni in maniera molto, molto, ridotta: essenziale. La funzione religiosa senza fedeli in Duomo – trasmessa su diversi canali Social (tra cui la pagina Facebook de L’Ancora) – è stata preceduta da un messaggio nel quale il Vescovo Bresciani s’è rivolto a tutti i fedeli ripani, sottolineando l’importanza della Domenica in Albis per la comunità del Belvedere del Piceno.
«Quest’anno purtroppo non possiamo avere quelle solennità esterne, come la processione ed il Cavallo di Fuoco. Inoltre, quest’anno ci sarebbe stata una solennità maggiore, perché siamo al quarto centenario dell’arrivo a Ripatransone dell’effige della Madonna – ha detto il vescovo -. Per questo si erano programmate delle celebrazioni particolare per questo, ma non è possibile. Tuttavia, il ricordo della Madonna certamente può esserci».
A proposito del veneratissimo simulacro mariano custodito nel Duomo di Ripa, il vescovo traccia un legame con le attuali vicende che riguardano tutti noi: «La Madonna è raffigurata seduta su una casa. Mi piace pensare ad un’interpretazione di questa figura: la Madonna che protegge le nostre case. Col suo manto, copre la casa e la protegge. Oggi abbiamo bisogno di una protezione tutta particolare, una protezione da quel virus che vorrebbe entrare ma è bene che se ne stia fuori». Per ascoltare un estratto audio del messaggio del vescovo, clicca qui
Come detto: dopo le parole del vescovo, don Nicola ha celebrato messa, conclusasi con la Supplica rivolta a Maria. Nella sua omelia a commento del Vangelo del giorno, il parroco ripano ha sottolineato che, in questi tempi di Coronavirus, l’annuncio della Parola di Dio assume un orizzonte particolare: «Non nelle piazze o in altri luoghi, ma nelle nostre famiglie. Così come ha detto il vescovo: che il manto della Madonna scenda sulle nostre case, che ci protegga». Per ascoltare l’omelia completa di Don Nicola, clicca qui.
Oltre alla celebrazione religiosa, questa davvero inusuale Ottava di Pasqua ha visto anche tanti ripani alle prese con celebrazioni civili. Ma ognuno a casa propria. Molti si sono vestiti con le classiche felpe e le t-shirt del Cavallo, pubblicando foto e video di oggi e del passato: quando si poteva celebrare la Festa tra le antiche strade del centro storico.
«L’Ottava di Pasqua ed il Cavallo di Fuoco, Patrimonio d’Italia per la Tradizione, sono i capisaldi della storia di Ripatransone – afferma, Alessandro Lucciarini – continueremo a celebrarli in futuro con l’onore e l’onere di essere figli di una Grande Città». (Clicca qui per vedere il video con il Sindaco Lucciarini)
Ricordiamo che, se ci saranno le condizioni sanitarie, il Cavallo di Fuoco 2020 dovrebbe tenersi a luglio, nell’ambito dei festeggiamenti per Santa Maria Maddalena: patrona di Ripatransone.
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