Di Pierluigi Addarii

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Oggi si celebrerà la 50ma Giornata internazionale della Madre Terra. Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, l’Earth Day (Giornata della Terra) è divenuta una grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.
In piena crisi globale coronavirus, questo avvenimento avrà, comprensibilmente, un impatto inferiore rispetto al passato, per tante ovvi motivi: per il dolore per la perdita di tante vite umane, per l’apprensione per tutte le persone che ancora soffrono a causa della attuale pandemia, per la preoccupazione per un futuro che appare incerto per il lavoro, per l’impoverimento improvviso di ampi strati della popolazione, per i contraccolpi psicologici …
Scrive Flavio Lotti, Coordinatore Nazionale della Tavola della pace:
Oggi ci rendiamo conto di quanto sia importante la salute. Ora sappiamo che la nostra salute è profondamente legata a quella degli altri.
Ma dobbiamo anche sapere che:
• la nostra salute è legata alla salute del pianeta.
• per proteggere la nostra salute dobbiamo proteggere anche quella del pianeta.
• per curare le nostre malattie dobbiamo curare anche le malattie del pianeta, dell’acqua, dell’aria, della terra e dei suoi abitanti.
Per questo abbiamo bisogno di una solidarietà universale e di una nuova economia.
L’economia di cui abbiamo bisogno è l’economia della cura del pianeta e dei suoi abitanti.
L’economia della guerra e delle armi, l’economia che sfrutta, distrugge e aumenta le disuguaglianze ci ha già fatto troppo male. E’ tempo di cambiare.

Alla vigilia della Giornata Mondiale della Terra il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha lanciato un appello perchè “la prova più impegnativa che il mondo abbia affrontato dalla Seconda Guerra Mondiale non faccia dimenticare un’altra emergenza profonda: la crisi ambientale del pianeta”, proponendo sei azioni a difesa del clima:
• Primo: mentre spendiamo enormi quantità di denaro per guarire dal coronavirus, dobbiamo creare nuovi posti di lavoro e nuove attività attraverso una transizione pulita e verde.
• Secondo: quando il denaro dei contribuenti viene utilizzato per salvare le imprese, deve essere vincolato alla creazione di posti di lavoro verdi e alla crescita sostenibile.
• Terzo: la potenza di fuoco fiscale deve guidare il passaggio dall’economia grigia a quella verde e rendere le società e le persone più resilienti.
• Quarto: i fondi pubblici dovrebbero essere utilizzati per investire nel futuro, non nel passato, e confluire in settori e progetti sostenibili che aiutino l’ambiente e il clima. I sussidi per i combustibili fossili devono finire e gli inquinanti devono iniziare a pagare per il loro inquinamento.
• Quinto: i rischi e le opportunità climatiche devono essere incorporate sia nel sistema finanziario che in tutte le politiche pubbliche e le infrastrutture.
• Sesto: dobbiamo lavorare insieme come una comunità internazionale.

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