SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Comitati di quartieri e Parrocchie. Nel tempo dell’emergenza-Coronavirus, questo connubio si rafforza ulteriormente nel segno della solidarietà. Un bell’esempio in tal senso ci arriva dal cuore di San Benedetto. Lì il comitato di quartiere Marina Centro guidato da Elena Piunti ha deciso di donare parte dei propri fondi interni per contribuire alle attività benefiche della parrocchia Santa Maria della Marina retta da Don Patrizio Spina. Attività che, in questi giorni, sembrano essere più che raddoppiate poiché, purtroppo, l’emergenza sanitaria legata all’epidemia si è sempre più tramutata in emergenza socio-economica, per tante famiglie in difficoltà anche del centro di S. Benedetto. «Questa crisi sta portando conseguenze negative praticamente in tutto il mondo e ci sembrava opportuno fare qualcosa di concreto per migliorare la situazione, parendo da ciò che ci è più vicino come, appunto, la parrocchia del nostro quartiere» afferma la presidente Piunti. La consegna della “busta solidale” è avvenuta nella mattinata di ieri, mercoledì 6 maggio, sancita da un selfie scattato da Leandra Mattioli: tesoriere del direttivo zonale, nonché volontaria della parrocchia.
«So che, prima dello scoppio di questa emergenza, la parrocchia seguiva tra le 20 e le 30 famiglie con problemi economici – prosegue la presidente -. Un numero che, temo, sarà quantomeno raddoppiato nelle ultime settimane, coinvolgendo persone inimmaginabili. Anche per questo, noi che viviamo attivamente la realità locale ci sentiamo di dare un contributo mirato» prosegue la presidente, citando come soggetti in prima linea sia l’associazione caritatevole di San Vincenzo, sia L’Armadio dei Piccoli. Quest’ultima, con sede in via Vittorio Veneto, a due passi dalla chiesa della Marina, sta raccogliendo e distribuendo a nuclei familiari in difficoltà non solo vestitini, ma anche pannolini, latte in polvere, creme e quant’altro serve ad una giovane vita.
Mentre all’interno delle sacre mura della Cattedrale, prosegue il Tavolo Solidale (si veda foto in fondo) dove chi vuole può portare (o prendere) generi alimentari di prima necessità in forma anonima. «Questa iniziativa va avanti da alcune settimane – ci racconta il parroco Don Spina -. Ci siamo affidati alla responsabilità delle persone e finora non riscontrato problemi anzi, in molti sono stati contenti: sia chi ha dato, sia chi ha preso. Allo stesso tempo in diversi mi hanno consegnato del denaro, in mano, oppure l’hanno mandato all’Iban della parrocchia con la causale specifica “Poveri”. Così io posso prendere direttamente da lì per pagare le bollette della luce o altre utenze, come gas o acqua, che mi sono arrivate da persone in seria difficoltà e che sicuramente mi arriveranno anche in futuro».
Inoltre, Don Patrizio sottolinea che, grazie alla Caritas Diocesana, sono state distribuite delle carte prepagate con cui le persone possono andare in negozi convenzionati e liberamente, secondo le loro necessità, fare la spesa. Accanto a questo, i volontari parrocchiali hanno proseguito nella distribuzione dei pacchi-viveri, spesso andando a trovare (in maniera discreta) le persone in difficoltà, per portare a casa (oltre al cibo) anche una parola di conforto.
«Come parrocchie viviamo un momento di precarietà economica, ma la Provvidenza non ci sta facendo mancare ciò che serve per continuare a sostenere le tante persone in difficoltà – rimarca il vicario generale della Diocesi -. Di questo ringrazio Dio e la buona gente del nostro territorio. Non è solo la mia, tutte le parrocchie si sono attivate e, con operosa fantasia, hanno fatto in modo di trovare nuovi modi per continuare a venir incontro alle necessità delle comunità di riferimento, nonostante la mancanza delle offerte raccolte durante le celebrazioni. In questa situazione, determinante è l’intervento dei volontari parrocchiali, ai quali va il nostro ringraziamento».