“Possiamo comprendere e condividiamo la scelta fatta nei primi momenti dell’emergenza” – aggiunge Curti – “ma oggi non c’è più alcun motivo per continuare con orari ridotti, soprattutto ora che gran parte delle attività quotidiane sono ripartite. Le scelte aziendali non possono e non devono essere fatte con il sacrificio di tutti quei presidi territoriali che servono le comunità e sono indispensabili per la vita quotidiana di cittadini ed imprenditori. Mi risulta addirittura che anche in alcuni capoluoghi di provincia ci siano sportelli che registrano una riduzione d’orario”
“Poste Italiane” – prosegue il coordinatore dei piccoli comuni marchigiani – “ha saputo gestire molto bene la prima fase dell’emergenza: penso alle pensioni consegnate direttamente a casa al voler scaglionare il pagamento delle stesse e tante altre iniziative prese per fronteggiare l’emergenza. Ma oggi” – conclude Curti – “seppur va detto che in diversi comuni l’orario è stato ripristinato, c’è la necessità di ripristinare l’orario su tutti gli sportelli onde evitare la fine di disservizi e fugare la preoccupazione tra i sindaci interessati.”