SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’Associazione culturale Verticale d’Arte, in collaborazione con il Comune di San Benedetto del Tronto, presenta Cracking Art en plein air un progetto di arte pubblica per l’intera città di San Benedetto del Tronto a cura di Stefano Papetti, Elisa Mori e Giorgia Berardinelli che ha l’obiettivo di innescare, attraverso il linguaggio dell’arte, dinamiche e sentimenti come quelli di relazione con l’altro, di fiducia e tutela della collettività, nonché di tutte le specificità paesaggistiche, naturalistiche e anche artistiche.
Oggi più che mai, in un momento unico come quello che stiamo vivendo, risulta fondamentale avvicinare il pubblico alle dinamiche dell’arte e Cracking Art lo fa da oltre 25 anni con lo slogan l’”Arte rigenera l’Arte“, creando animali in plastica che viene rigenerata mostra dopo mostra. Un messaggio che vuole far comprendere come la bellezza e la potenza dell’arte può consentire la salvaguardia dell’ambiente, del ricco patrimonio storico-artistico e in questo caso la rinascita di un territorio e di un Paese intero, fortemente colpito dal lockdown.
La città di San Benedetto del Tronto dunque con Cracking Art en plein air sarà abitata per circa quattro mesi da creature in plastica rigenerata, un’invasione pacifica e silenziosa di una trentina di animali colorati, di varie tipologie e dimensioni: suricati, elefanti, cani e gatti, conigli e non ultima la celebre chiocciola. Le creazioni di Cracking Art, al pari degli animali selvatici nel periodo del lockdown, sembrano riappropriarsi delle aree verdi e non del tessuto urbano ripristinando quel profondo legame tra l’uomo e la fauna. L’esposizione sarà una mappatura simbolica delle città per farla riscoprire dai cittadini e dai turisti evitando assembramenti: dal suggestivo Vecchio Incasato con il suo affascinante torrione dove troverà la sua naturale collocazione l’elefante, a piazza Matteotti fino al termine del lungomare di Porto d’Ascoli dove albergheranno due grandi chiocciole – emblemi per eccellenza della produzione di Cracking Art e metafora dell’ascolto, dell’abitare e della comunicazione digitale – passando per la balconata della Palazzina Azzurra con una sequenza di gatti, nuovi arrivati in casa Cracking, sornioni e indipendenti ma amanti del focolaio domestico, che vestono i colori della città, e infine i due grandi conigli installati nel Giardino “Nuttate de Lune”.
“Il comune di San Benedetto del Tronto con questa mostra vuole offrire non solo un evento espositivo, ma un messaggio dal forte contenuto sociale, ambientale e non da ultimo culturale – afferma l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – “Attraverso l’appropriazione di luoghi simbolo della città da parte degli animali Cracking Art, San Benedetto sarà ancora una volta protagonista dell’estate, quest’anno con uno spirito rinnovato e propositivo, dopo mesi difficili che hanno visto il blocco totale del paese, abbiamo voluto puntare su un nuovo modo di fruire l’arte, sicuramente in linea con le regole del distanziamento sociale ma non meno suggestivo ed affascinante”.
La scelta di Cracking Art en plein air assume dunque una duplice valenza: quella di presentare un evento di promozione del contemporaneo, in un’ottica di ripartenza culturale oggi assolutamente necessaria e nel contempo quello di riuscire a far dialogare i linguaggi dell’arte contemporanea con luoghi densi e ricchi di storia così come in quelli legati alla modernità, nella sicurezza e nel rispetto della salute di ogni singolo individuo.
Gli animali di Cracking Art saranno presenze vivaci e rassicuranti nell’estate sanbenedettese, creando un’atmosfera da fiaba e valorizzando le evidenze architettoniche che andranno ad abitare, coinvolgendo lo spettatore, sia esso adulto o bambino, ed entrando con quest’ultimo in totale empatia