ACQUAVIVA PICENA – Anche se il Coronavirus è passato come una tempesta nella vita della scuola, se anche le più consolidate tradizioni hanno vacillato, la notte prima degli esami o meglio del tempo degli esami, è sempre una tappa importante. L’esame di maturità è forse rimasto l’ultimo dei riti di passaggio dei giovani italiani e può anche diventare l’occasione per una condivisione da parte della comunità cristiana. Ecco che con semplicità la sera del 16 giugno, durante l’Eucarestia vespertina, i maturandi di Acquaviva Picena insieme ad alcuni loro compagni di classe, si sono ritrovati per dire grazie dei lunghi anni vissuti nei vari cicli scolastici, per affidare l’esame imminente e con gioia e fiducia, proiettarsi verso le scelte del domani. È stato un momento di fraternità da parte della comunità che ha incoraggiato questi giovani, salutandoli con affetto al termine della Celebrazione Eucaristica. Che sarà del futuro?
Questi giovani certamente se lo chiedono e si sono ripetuti la canzone di Venditti che da molti anni accompagna questi giorni: “Si accendono le luci qui sul palco, ma quanti amici intorno, mi viene voglia di cantare. Forse cambiati, certo un po’ diversi. Ma con la voglia ancora di cambiare”.
Che la vita che si apre davanti, porti sempre con loro la voglia di avere tenti amici intorno, di cantare e di cambiare: una vita che ha vinto la solitudine e nella gratitudine si apre alle sfide di ogni giorno senza paura.
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