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Iraq: card. Sako (patriarca), “Chiesa voce dei cittadini, specialmente di coloro che restano”

“La nostra Chiesa rimarrà ferma nella sua missione e nel suo servizio perché porta nel suo corpo le sofferenze di Cristo procurate da persecuzioni e martiri.
La nostra Chiesa continuerà ad essere la voce dei suoi cittadini nelle attuali difficili circostanze, specialmente di coloro che rimangono qui in Iraq, patria della loro identità”. In una lettera inviata ai fedeli in occasione della festa del patrono, San Tommaso, il 3 luglio, il patriarca caldeo, il card. Louis Raphael Sako, ribadisce l’impegno della Chiesa caldea nella missione e nel procedere “alle riforme necessarie preservando l’autenticità della nostra tradizione di 2000 anni”. “Questa fede consapevole e profonda – annota Mar Sako – ci permette di coltivare la speranza nei nostri cuori, nonostante sentimenti di stanchezza. Essa rafforza il nostro servizio, qualunque siano le difficoltà e le sfide e di fronte a qualunque tentativo delle forze del male di creare confusione e divisione attraverso i social media”. “Tempeste” che, rimarca il patriarca, “non mi dissuaderanno dal continuare la mia missione e il mio servizio con onestà, pazienza e perseveranza”.
Nel testo il card. Sako esorta “i cristiani di tutte le Chiese e nazionalità a pregare e unire gli sforzi per migliorare le condizioni di coloro che rimangono in Iraq, adoperarsi per il rispetto dei loro diritti, della loro rappresentanza, sicurezza e stabilità”. “Cerchiamo di essere fiduciosi e coraggiosi” è il monito rivolto ai caldei invitati “a sostenere la Lega Caldea, nata cinque anni fa proprio il 3 luglio. Esorto tutti i caldei a collaborare con essa e a sostenerla moralmente e finanziariamente affinché possa svolgere la sua missione umana, sociale e culturale. La dottrina caldea è cattolica – ricorda il patriarca -, l’identità della sua gente è caldea”.
Card. Sako, chiudendo la lettera, informa che “a causa della pandemia di Covid-19 il Sinodo caldeo è stato rinviato a data da destinarsi. Speriamo che presto si possa tornare alla normalità”.

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