CUPRA MARITTIMA – «Le persone hanno tanta voglia di tornare a vedere i film su grande schermo». Parte da questa importante considerazione il discorso di Caterina Di Girolami. A lei (curatrice del Cinema Margherita di Cupra e organizzatrice della rassegna estiva Cinema in Giardino a Grottammare) abbiamo chiesto di fare il punto della situazione che si sta vivendo tra gli operatori del mondo delle sale cinematografiche. Un mondo messo a dura prova dall’emergenza-Coronavirus.
«Dal 6 luglio è partita la rassegna di cinema all’aperto a Grottammare e devo dire che i primi riscontri di pubblico sono incoraggianti. C’è voglia di cinema, ma già lo sapevo perché sono in contatto con altre realità nazionali e dappertutto di riscontra questo trend positivo» dice ancora la Di Girolami, sottolineando come per molte persone il ritorno al grande schermo sia vissuto come una vera e propria boccata d’ossigeno, dopo i tanti mesi di “clausura obbligata” nel corso dei quali l’unica opzione era la tv. «A tal proposito, c’è da dire che le case di distribuzione che avevano puntato molto sullo streaming on-demand sono rimaste piuttosto deluse perché pochissima gente ha usufruito dei film fatti uscire su questi particolari canali, dedicati alla televisione domestica – prosegue l’operatrice culturale -. Chiamarmente hanno aumentato la propria fascia di clienti, ma non come si aspettavano perché il cinema resta sempre il cinema. Insomma, se c’era un piano per fare fuori le sale cinematografiche dalla filiera della cinematografia, questo piano è stato bloccato proprio dalle scelte del pubblico».
Intanto, dallo scorso 11 luglio, ha riaperto i battenti anche il Cinema Margherita: naturalmente con tutta una serie di limiti dettati dalle nuove norme anti-Covid. In primis, la distanza: 1 metro e 20 tra uno spettatore e l’altro, ma in caso di persone congiunte questi limiti si possono abbassare. Inoltre, per arrivare al proprio posto è d’obbligo la mascherina e serve registrarsi all’entrata. Un ginepraio di regole che mette a dura prova lo staff del cinema: «Per i congiunti dobbiamo far firmare un’autocertificazione. Diciamo che produciamo tanta carta – sdrammatizza un po’ la Girolami – ma nel complesso notiamo che le persone si sono adeguate a queste nuove restrizioni e le rispettano senza particolari problemi».
Al di là di questo, il vero problema per i cinema attualmente è un altro. Ossia cosa proporre al pubblico: «Molti nuovi film che dovevano uscire sono stati rinviati. Cito su tutti “Onward” della Disney che doveva essere in sala dal primo luglio, mentre invece forse arriverà per fine agosto. O direttamente in autunno. Anche l’uscita di “Tenet”, il nuovo attesissimo film di Christopher Nolan, è stata rimandata. Stiamo vivendo un clima d’incertezza che non aiuta il lavoro delle sale. In vista dell’autunno, auspico più coraggio da parte delle società di distribuzione». La complessa rete che va dalla realizzazione di un film al suo sbarco nelle sale ha numerosi punti critici. A tal proposito, il Cinema Margherita ha contribuito alla stesura della lettera aperta per il sostegno all’esercizio cinematografico indipendente italiano. A corredo, si sta portando avanti una petizione on-line.
«Tra la realizzazione di un film e il suo risultato al box-office – si legge nella lettera – c’è tutto un sistema di promozione e coinvolgimento degli spettatori in cui le sale, con il loro lavoro curatoriale, di selezione, di comunicazione verso il proprio pubblico di riferimento, sono fondamentali e spesso capaci di creare sul territorio dei veri e propri casi di partecipazione». La missiva completa con la petizione sono disponibili cliccando qui.