Ci spiega meglio l’importanza di questa festa il parroco don Gianluca Pelliccioni: «Sant’Anna, nome col quale tradizionalmente chiamiamo la madre della Madonna, è venerata qui nella zona a motivo della presenza di una sua effige in una chiesetta antica, lungo la Salaria, probabilmente una cappellina di devozione, come molte ce ne erano lungo le strade. Ci sono tracce di questa edificio risalenti al Trecento e al Quattrocento, ma a partire dal Seicento è attestato anche in alcuni manoscritti un pellegrinaggio che si svolgeva dal centro storico di Monteprandone fino a questa piccola cappellina votiva dedicata a Santa Anna. Ancora oggi si tengono questo pellegrinaggio e la festa, proprio per tenere viva e desta la fede di tanta gente. Sant’Anna è anche invocata come la santa per le gestanti e per le donne che vorrebbero avere dei bambini. Sono centinaia le persone che ogni anno partecipano a questo evento, tuttavia a causa del covid quest’anno la processione non potrà essere seguita dai fedeli. Abbiamo però deciso di mantenere, anche se in forma minimale, il gesto della processione come segno di speranza e vitalità della fede di questo territorio. Pertanto il simulacro di Sant’Anna, su un carro addobbato e trasportato dalle confraternite di Monteprandone, partirà da Monteprandone, appunto, fino a raggiungere la Zona Sant’Anna, dove il Comitato, che sempre si occupa della festa, allestirà uno spazio per celebrare l’Eucaristia. Purtroppo quest’anno non avrà luogo la nota e sempre ben riuscita sagra, né i fuochi. Desidero ringraziare in particolare il Comitato Sant’Anna, il cui presidente Matteo si distingue sempre per l’ottima organizzazione e come a che i confratelli e tutti coloro che collaborano alla riuscita di questa manifestazione».