DIOCESI – Lectio delle Sorelle Clarisse del monastero Santa Speranza in San Benedetto del Tronto.
«Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda»: è l’invito che il Signore fa a Salomone, re di Israele.
Immaginiamo ciascuno di noi di fronte a una tale proposta…quanti desideri, quante esitazioni, quante cose, quanti pensieri a susseguirsi o inseguirsi nella nostra mente.
Salomone non ha dubbi e risponde a Dio con queste parole: «Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male». Salomone non chiede ricchezza, salute, gloria, fortuna, potere ma il «discernimento nel giudicare», la capacità di saper scegliere, la capacità e la possibilità di una vita secondo il cuore di Dio.
Quella capacità che, leggiamo nel Salmo, ci fa riconoscere come «bene» solo la Parola del Signore, ci fa gustare come «consolazione» solo il suo amore e come «delizia» la sua legge, ci fa toccare con mano e sperimentare quella «vita» che è tale solo se attraversata dalla sua misericordia.
E’ quella capacità, scrive Matteo nel brano evangelico di oggi, che trovato «un tesoro nascosto nel campo», ci rende decisi e sicuri nel vendere tutti i nostri averi per comprare quel campo.
Quella capacità che, trovata «una perla di grande valore», rende fermo il mercante di perle preziose nel vendere «tutti i suoi averi» pur di comprarla.
E’ il desiderio di conoscere, incontrare, abbracciare Gesù Cristo, quel Qualcuno per cui vale la pena “perdere” tutto ciò che abbiamo perché, al confronto, tutto quello che abbiamo è nulla rispetto a quello che il Signore ci può dare.
Lo aveva ben capito Salomone: nulla può dare senso alla vita, nulla può essere davvero vita se non quella saggezza e quella intelligenza che vengono dal cuore di Dio…e a lui ci riconducono. Quella sapienza che è tesoro inestimabile e inesauribile perché è la capacità di leggere la nostra vita, di riconoscere e gustare ogni dono che Dio ci fa attraverso essa.
A noi la libertà della scelta!
Dio offre tesori…e il Vangelo è la mappa che ci indica la strada per trovarli tutti. Non perdiamola, non sprechiamo, cioè nemmeno una semplice lettera della Parola di Dio, ma facciamone pane quotidiano, cibo di vita, forza di resurrezione per ogni giorno.