Due riviste prestigiose nell’ambito degli studi sulla tutela ambientale hanno pubblicato di recente altrettanti articoli sul progetto comunitario Joint SECAP e in particolare sull’esperienza che sta conducendo la città di San Benedetto del Tronto, partner del progetto insieme ad altre realtà italiane e croate.
“Gazzetta ambiente”, rivista specializzata edita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato col sostegno di vari Ministeri che raccoglie le esperienze e i saperi che si formano nelle pubbliche amministrazioni in materia di tutela dei beni ambientali e culturali, ha pubblicato un lungo articolo all’esperienza di San Benedetto del Tronto, con il contributo tecnico di Cras S.r.l. – Centro ricerche applicate per lo sviluppo sostenibile, in Joint SECAP: a partire da una riflessione generale sull’importanza della pianificazione climatica a scala locale vengono ripercorse le tappe del lavoro svolto sinora e descritti gli elementi che si prevede di sviluppare nella costruzione degli scenari di intervento e i risultati attesi dal processo di piano.
Reticula, rivista tecnico-scientifica edita dall’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha invece pubblicato un articolo dal titolo “L’analisi del rischio climatico nella pianificazione locale: l’esperienza di San Benedetto del Tronto, Monteprandone, Grottammare e Cupra Marittima” con cui illustra l’analisi di vulnerabilità e rischi climatici realizzata nell’ambito del progetto Joint SECAP per l’area dei quattro Comuni. Il testo descrive le varie fasi sin qui svolte per le analisi di rischio climatico, evidenzia criticità e opportunità riscontrate sia dal punto di vista metodologico che delle ricadute sul processo di pianificazione e così conclude: “Il progetto Joint SECAP prevede una serie di ulteriori passaggi che impegneranno il partenariato almeno fino alla metà del 2021 con la definizione di un set di azioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici che possano essere incluse nei Piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima e attuate in modo congiunto dai Comuni compresi nelle aree target”.