SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Dal 27 agosto al 1 settembre. A cavallo tra l’ultimo mese dell’estate ed il primo dell’autunno, corre la Festa in onore di Sant’Egidio. Questa ricorrenza ha subìto cambiamenti a causa dell’emergenza-Coronavirus, senza comunque perdere il suo spirito di fondo che vuole unire, tra devozione e socialità, l’intera comunità vibratiana.
L’iniziativa si lega anche alle celebrazioni per la Giornata Mondiale della Salvaguardia del Creato che cade proprio il 1 settembre. Insomma, tanti spunti per vivere i prossimi giorni, in compagnia del parroco di Sant’Egidio Abate, Don Luigino Scarponi che ha stilato il programma della festa, col patrocinio l’amministrazione comunale di Sant’Egidio alla Vibrata.
Ebbene, si parte proprio il 27 agosto, ore 21.15 con l’Adorazione Eucaristica. Mentre dal 29 al 31 è previsto un Triduo di preghiera (ore 18 Rosario, ore 18.30 Eucarestia) animato di volta in volta da una comunità parrocchiale diversa. Esattamente: sabato 29, Comunità della Marchesa; domenica 30, Comunità del Passo e Centro; lunedì 31, Comunità delle Grazie e Ponte.
Si arriva così al 1 settembre. Alle ore 18 è in agenda la Santa Messa presieduta dal vescovo, Monsignor Carlo Bresciani, concelebrata dai parroci del territorio ed animata dai cori presenti in parrocchia. Alle 19.15 è prevista una processione per le vie del paese. L’elenco delle strade coinvolte è disponibile nella locandina della festa, scaricabile cliccando qui.
Dal 29 al 31 agosto, poi, ci sarà tanto spazio per i giochi per bambini con l’iniziativa “Ragazzi in festa per il 5° Palio di Sant’Egidio”. Dalle ore 15 alle 19, presso il parco di via Liguria, divertenti attività per bimbi e ragazzi dai 5 ai 14 anni. gli organizzatori raccomandano di portare cappellino e mascherina. Approfondimenti e iscrizioni ai numeri: 379-1390273; 327-7664386.
Insomma, una bella occasione d’incontro – pur non dimenticando mai le buone regole anti-Covid – per una comunità che ha vissuto i duri mesi dell’Emergenza-Coronavirus senza mai perdere la speranza, come ricordato dal parroco, Don Luigino, in un’intervista rilasciata al nostro giornale nel mese scorso.