RIPATRANSONE – Dal campo alla tazza, lungo un processo produttivo che rispetta ed esalta la natura, tra aromi e profumi delle piante adatte all’infusione di tisane. Ecco un progetto per valorizzare un vecchio terreno lungo la Val Menocchia, nel territorio di Ripatransone. A portarlo avanti è la signora Giovanna Labbellarte, insieme al compagno ed al figlio Sami Arayed, con sua moglie Nesrine. I due ragazzi vivono in Francia ma, grazie ad Internet, assistono e contribuiscono fattivamente alla realizzazione di questa idea.
«Un’idea portata avanti con caparbietà da mia madre, che da qualche anno, vive col compagno nella casa circondata da questo terreno – ci racconta Sami -. La sua esperienza da vivaista e la grande passione per la natura, l’ha portata a realizzare un grande orto che si è aggiunto a molti alberi da frutto che erano già presenti su quell’appezzamento. Dal ciliegio all’alloro, passando per le mandole, fino a molta altra frutta e verdura».
La natura si sta mostrando generosa con chi la ama e le produzioni stanno crescendo. «Salvia, timo, basilico, origano, camomilla, fiori d’acacia – elenca Sami –. L’orto dà molte erbe aromatiche, indicate per la produzione di tisane dalle proprietà benefiche. Ne è nata una piccola produzione ed il nostro obiettivo è allargarla, creando anche un circuito di vendite, visto e considerato che sempre più persone stanno riscoprendo il gusto e l’importanza delle piante officinali. Ma sono necessari diversi strumenti, come un essiccatore professionale e per l’acquisto abbiamo lanciato una raccolta fondi on-line».
Maggiori dettagli di questo progetto sono disponibili cliccando qui. Comunque sia, va sottolineato che questa iniziativa è stata varata proprio nell’anno giusto. Certo, il 2020 resterà nella storia come l’anno del Coronavirus, ma non c’è solo la pandemia. La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, con sede a Roma) ha infatti proclamato il 2020 “Anno Internazionale della Salute delle Piante” (IYPH). Anche il Vaticano ha voluto aderire all’iniziativa, in sintonia con il magistero di Papa Francesco. E’ stato così realizzato un francobollo, utilizzando una foto del viaggio di Francesco in Armenia, in cui si vede il Santo Padre, che, con il Supremo Patriarca e Catholicos di tutti gli Armeni, Karekin II, irrorano una pianta di vite. Il messaggio insito nell’immagine è chiaro: «La salute delle piante e del pianeta è un valore ecumenico, che sta a cuore a tutti».