SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nell’ambito della raccolta firme per l’iniziativa Villa Cerboni Rambelli, candidata a I Luoghi del Cuore FAI, in molti si sono dati da fare per contribuire al progetto; tra questi vi è anche il Centro Famiglia, Consultorio Familiare che opera sul territorio da circa 40 anni e che ha raccolto molte firme. Il presidente del Centro Famiglia, Nicola Farinelli, sentito in proposito, ha detto che ritiene che il progetto Villa Cerboni Rambelli sia utile e dia lustro alla città di San Benedetto del Tronto oltre ad essere, anche, un’iniziativa sia culturale che morale molto importante perché mette in atto molte energie che aiutano a venire fuori da sé stessi, soprattutto in questo periodo in cui si è bombardati dai mass media sui pericoli del Coronavirus, che pure c’è, ma c’è bisogno, sottolinea Farinelli, di riprendere un po’ di speranza, soprattutto per le nuove generazioni.
Speranza che il Consultorio cerca di trasmettere attraverso la sua attività rivolta a coloro che hanno bisogno di essere aiutati a fare chiarimenti su problematiche, che riguardano la famiglia, dal punto di vista psicologico, pedagogico, legale e di mediazione familiare, attraverso colloqui con specialisti e consulenti, esperti e qualificati, del centro. Un paio di anni fa è stato aperto un punto del Consultorio a Comunanza: questo territorio, colpito dal terremoto, aveva bisogno di un sostegno soprattutto per alcune problematiche abbastanza significative come gioco d’azzardo, alcolismo e separazioni. Quest’anno, il Centro Famiglia ha anche realizzato un progetto ad hoc, famiglia, scuola e parrocchia, in modo tale da lavorare insieme sull’educazione, sui ragazzi e sul sostegno ai genitori. Anche durante il periodo di lockdown, il Centro Famiglia ha continuato a dare il suo contributo di speranza fondamentale costituendo, in collaborazione con la Regione e a livello nazionale, un punto di sostegno psicologico per le persone che si trovavano in difficoltà; in questo periodo hanno ricevuto, infatti, molte telefonate da persone con problematiche psicologiche o grosse difficoltà matrimoniali acuite ulteriormente dal Covid-19.
Altra situazione delicata affrontata, sempre in questo periodo, è stata il sostegno alle nuove maternità, che alcuni hanno visto come un problema che si andava ad aggiungere al Covid-19; attraverso i colloqui, si è cercato di far riflettere sulla nuova vita come un dono, come una vita che crea speranza in un futuro migliore, offrendo un sostegno non soltanto a parole ma anche con i fatti, perché grazie al progetto Gemma, un progetto nazionale creato dal Movimento per la Vita, la maternità viene accompagnata sia economicamente che psicologicamente fino al termine della gravidanza e anche dopo. Farinelli conclude che più che la frase “Andrà tutto bene”, tanto sentita durante il lockdown, da credente preferisce la frase del Vangelo “Tutto concorre al bene”: tutto aiuta a progredire e a migliorare noi stessi.
0 commenti