Il video integrale della Conferenza Stampa
CASTIGNANO – Nelle Marche, nella straordinaria collezione d’arte “Polo Museale di Arte Sacra e Icone” di Castignano (AP), è avvenuto un importante ritrovamento nel campo della Storia dell’Arte, del tutto casuale, come già altre volte è avvenuto.
Poco tempo fa dei turisti hanno fatto visita al museo curato da Mons. Vincenzo Catani e hanno scattato delle foto che sono state condivise via social da un gruppo all’altro, fino a giungere all’attenzione di Lovato, storico e pittore, che da tanti anni è alla ricerca dei tabernacoli di El Greco, pittore di origine ellenica, vissuto in Italia e in Spagna, tra le figure più importanti del tardo Rinascimento.
Ma veniamo con ordine, nel 2014 cinque tavolette, facenti parte di un Tabernacolo smembrato, presenti nel Museo Civico e Pinacoteca di Bettona (PG), sono state attribuite dal Maestro Guerrino Lovato, di Venezia, a Domínikos Theotokópoulos detto El Greco.
Lovato e il Comitato Popolare El Greco a Bettona, hanno proseguito le ricerche con l’obiettivo di dimostrare l’esistenza di una “Bottega” di pittori di stile veneto-cretese fondata da El Greco a Roma dopo la sua iscrizione nel 1572 all’Accademia di S. Luca e la prescrizione, a lui da questa imposta, di realizzare esclusivamente opere di piccolo formato. Nel corso delle ricerche sono stati identificati almeno 30 tabernacoli ascrivibili a questa “bottega” e, di questi, tre sono quelli riconducibili allo stile e alla mano di El Greco: quello di Bettona, quello conservato ed esposto nella chiesa di S. Maria Maddalena a Montefalco e, senza dubbio, questo recentemente scoperto a Castignano, presso il Polo Museale realizzato nel 2009 dal castignanese mons. Vincenzo Catani e da lui custodito.
Il tabernacolo è datato al secondo semestre 1570, grazie ad un documento conservato nell’archivio parrocchiale nel libro delle “Uscite” della Confraternita del Sacramento. Dopo anni di abbandono il tabernacolo è stato restaurato nel 2012, evidenziando i magnifici colori e la nervosa e veloce dipintura, che rimanda ad una oramai sicura impronta del pittore cretese, naturalizzato spagnolo.
Viene così sempre più a chiarirsi l’operato di El Greco nel decennio circa della sua permanenza in Italia, prima di recarsi in Spagna e dare prova della sua inconfondibile genialità.
Il “Tabernacolo di Castignano” è stato presentato nella conferenza stampa tenuta al “Polo Museale di Castignano” Castignano (AP), venerdì 4 settembre 2020, ore 12,00, con la partecipazione di mons. Vincenzo Catani, del maestro Guerrino Lovato – Scultore, iconologo e del dott. Giorgio Foresti – Presidente Comitato Popolare El Greco a Bettona.
Mons. Catani: “Un ritrovamento che cambia la storia dell’arte e la storia di El Greco nel suo periodo italiano. Cogliamo l’occasione per invitare tutti gli amici dell’Ancora a farci visita nel nostro museo di Castignano e chissà che non possa avvenire qualche altro ritrovamento”.
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