“Chiedo ai nuovi sacerdoti di considerare, insieme alla grandezza del dono del sacerdozio, il significato di riceverlo proprio in questi momenti di tanta sofferenza nel mondo, in cui la presenza di Cristo sofferente e misericordioso diventa particolarmente palpabile; una presenza che il Signore vuole realizzare attraverso il vostro ministero”. Lo scrive Papa Francesco in una lettera inviata al segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, per l’ordinazione di 29 sacerdoti dell’Opus Dei, presieduta sabato 5 settembre a Roma dallo stesso porporato, nella basilica di Sant’Eugenio.
Nel testo, letto all’inizio della liturgia, il Pontefice condivide la sua gioia con i 29 sacerdoti e le loro famiglie, “in modo particolare con coloro che, a causa dell’emergenza sanitaria, non possono essere presenti all’ordinazione”. “Come i discepoli – scrive Papa Francesco -, sperimenteremo che, con Lui a bordo, non siamo naufraghi. Perché questa è la forza di Dio: trasformare tutto ciò che ci accade in qualcosa di buono, anche il male”. Il Pontefice conclude chiedendo ai nuovi sacerdoti che “attraverso la loro unione con il Papa realizzino sempre quell’aspirazione di san Josemaría: ‘Tutti, con Pietro, a Gesù attraverso Maria’”.
Infine, gli “affettuosi auguri” di Francesco a mons. Fernando Ocáriz, prelato dell’Opus Dei, “con il mio desiderio che il Signore continui ad aiutarlo a compiere il suo fedele e gioioso servizio alla Prelatura e a tutta la Chiesa, specialmente in questo anno di preparazione al suo giubileo sacerdotale”.