Di Giuseppe Mariucci
MONTELPARO – La festa di Santa Maria in Camurano, nell’omonima contrada di Montelparo, ha avuto quest’anno uno svolgimento in tono ridotto così com’era possibile in tempi di Coronavirus!
Nessuna processione, dove era solito e normale vedere bimbi, ma non solo, in costume d’epoca con le canestrelle piene di offerte e fiori in onore della Vergine Maria; nessun assembramento; nessun gioco e nessuna merenda in comunità!
Il suono dell’organetto si è comunque diffuso all’esterno del Santuario Agreste per coloro che si apprestavano ad assistere alla Santa Messa che sarebbe stata celebrata, nel Santuario Agreste (anche qui rispettando rigidamente le norme di sicurezza) da Fra Emanuele coadiuvato da Padre Luigi!
Una bellissima sorpresa, però, attendeva in Chiesa tutti i fedeli: durante la cerimonia religiosa sarebbe stato battezzato il piccolo Daniel qui condotto dai genitori Irene e Gianluca, dai nonni, dal bisnonno, dagli zii e parenti!!! Dopo una coinvolgente celebrazione, alla quale partecipava ottimamente, con i suoi canti, la Corale “Gregorio Petrocchini”, non poteva mancare, all’uscita e vista l’ora, il solito buonissimo pranzo a base di pesce fritto (e non solo) che è stato gustato da tutti, nei vicini prati, nei tavoli o portato nelle proprie case in grande disciplina, tranquillità e sicurezza!
Possiamo ora darci di nuovo qui appuntamento per gli anni a venire, quando, finita la tempesta di questi tristi momenti, verranno sicuramente ripresi, per l’occasione, gli usi e i costumi storici più che centenari!
Vogliamo concludere con la preghiera a Maria con la quale Fra Emanuele ha coinvolto, alla fine della celebrazione, tutti i presenti:
“Santa Maria, apri il Tuo Cuore Divino e riversane i tesori di misericordia e di bontà su questi tuoi figli e figlie che alcune volte sono infelici a causa del coronavirus e di altre difficoltà.
Custodisci la tua Montelparo e preservala anche nell’avvenire dagli estremi mali, nelle persone, nelle case, nei campi, nelle chiese e nelle zone civili, unica al mondo. Ma soprattutto difendila dal male dei mali, dal peccato egoista (invidia) che solo rende veramente miseri le persone. Possa questo paese, dopo la dura esperienza di tante sventure, avere luce e forza per una migliore vita personale, familiare, collettiva, e, mercé tua, essere esempio alle genti di vera comunità per la fede vissuta in opere di giustizia e in umile amore. Amen.”