Nonostante il rallentamento dovuto all’emergenza coronavirus sono state numerose le candidature pervenute, valutate dalla Giuria in base all’utilità sociale del progetto, alla possibilità di risolvere problematiche presenti nel tessuto sociale, alla capacità di dare risposta a bisogni della comunità di riferimento e l’eventuale creazione di nuovi posti di lavoro.
Ad aggiudicarsi il 1° premio da € 15.000 è stata la parrocchia S. Pietro Apostolo di Portici con il progetto Una serra per Ri-vivere, un orto sociale che sorgerà sul terreno di una serra esistente con l’obiettivo di offrire sbocchi professionali per i giovani della parrocchia, coadiuvati da anziani ed esperti agricoltori locali, per valorizzare la coltivazione dei prodotti del territorio. Filiera corta e produzione a km zero saranno i tratti distintivi dell’orto; una parte dei proventi saranno utilizzati anche per sviluppare “progetti sociali e di beneficenza” rivolti a persone in difficoltà, compresi i senza fissa dimora ed i migranti extracomunitari, già ospitati nella comunità parrocchiale.
Tutti solidali in cucina è la proposta che è valsa il 2° premio da € 12.000 alla parrocchia Maria SS. del Carmine di Castellammare di Stabia, che coniugherà formazione professionale per giovani disoccupati e valorizzazione dei prodotti tipici con un’importante ricaduta sociale sul territorio mentre la parrocchia SS. Pietro e Girolamo di Rastignano (BO), con il 3° premio da € 10.000, potrà realizzare una Casa del Pellegrino, destinata ad accogliere famiglie in situazione di indigenza economica dovuta prevalentemente alla perdita del lavoro, aggravato dalla pandemia.
“È un bilancio positivo quello della 10° edizione di TuttixTutti che, nonostante il rallentamento dovuto all’emergenza Covid 19, si è concluso con 10 progetti di grande interesse vincitori di altrettanti premi in denaro. È una iniziativa che ha sostenuto nel tempo – afferma Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio Promozione della CEI – la realizzazione di molti progetti finalizzati al sostegno dei bisogni delle famiglie, dei giovani e degli anziani. Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla progettualità delle parrocchie che hanno la sensibilità di interpretare i bisogni del territorio, aiutando chi ha più necessità. Molte le proposte ricevute da gruppi parrocchiali desiderosi di avviare start up per realizzare servizi innovativi, ad esempio, nel campo dell’alfabetizzazione digitale e dei servizi per chi ha perso il lavoro. Anche quest’anno potremo dare una mano alle parrocchie vincitrici contribuendo alla realizzazione delle iniziative proposte, privilegiando quelle che, oltre all’utilità sociale, fossero in grado di dimostrare una progettualità tale da garantire una continuità nel tempo anche senza ulteriori finanziamenti”.
Scorrendo la classifica dei vincitori al 4° posto troviamo la parrocchia San Filippo Neri di Milano, che con il premio da € 8.000 intende istituire la figura dell’Infermiera di parrocchia per assistere gli anziani del quartiere Bovisasca, alla periferia di Milano, e ridurre così il ricorso alle strutture ospedaliere fornendo assistenza e supporto a domicilio.
Nella logica dell’inclusione sociale si colloca il 5° premio da € 6.000 assegnato alla parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Gela per Come argilla nelle mani del vasaio, un laboratorio di ceramica rivolto a persone diversamente abili che intende offrire una risposta concreta ai bisogni delle persone più fragili nel territorio gelese.
Facilitare la distribuzione di alimenti e vestiario per famiglie e persone che vivono in condizione di povertà. Questo l’obiettivo di Un furgone per amico, candidato dalla parrocchia San Michele Arcangelo di Zugliano-Pozzuolo del Friuli che, grazie al 6° premio da € 5.000, potrà acquistare un mezzo di seconda mano per proseguire un’attività di aiuto e sostegno, consolidata nel territorio.
Affrontare l’emergenza coronavirus con progetti di sostegno e formazione è il comune denominatore del 7° e 8° premio. Un servizio di ascolto insieme ad una app e ad un numero verde per aiutare concretamente chi ha perso il lavoro a causa dell’emergenza Covid 19. Questi gli strumenti messi in campo dalla rete di volontari della parrocchia San Francesco Saverio, di Roma, che si fa interprete con il progetto S.O.S. Lavoro delle problematiche diffuse nel quartiere con un innovativo progetto di utilità sociale che le è valso il 7° premio da € 4.000. Con Digito anch’io, 8° premio da € 3.000, la parrocchia Regina Pacis di Paceco, intende promuovere, anche a seguito delle problematiche sorte con la didattica a distanza durante l’emergenza Covid 19, l’acquisizione delle competenze digitali per i parrocchiani, giovani ed adulti, a rischio di esclusione digitale con un percorso di formazione annuale.
Si torna all’accoglienza con Il Bisogno di accogliere, candidato dalla parrocchia Cristo Re di San Benedetto del Tronto, 9° premio da € 2.000, che intende rinnovare la Casa di accoglienza, attigua alla parrocchia, dotata di 9 posti letto e una mensa, che, dopo 16 anni di attività, necessita di un rinnovamento e di un rilancio anche per far fronte ai nuovi bisogni emersi nel territorio parrocchiale.
L’ultimo premio, il 10° da € 1.000, è andato alla parrocchia San Luigi Gonzaga di Pesaro per Posso anche io, una proposta che prevede l’acquisto di una carrozzina da trekking per coinvolgere anche i ragazzi disabili nelle attività del gruppo scout della parrocchia. Prendendo spunto dall’esigenza di facilitare l’inserimento di una bambina di 11 anni, appena entrata nel gruppo, la parrocchia ha deciso di dotarsi di un ausilio che sarà messo a disposizione dei ragazzi che dovessero averne necessità anche negli anni successivi così da sostenere l’integrazione.