DIOCESI – Pubblichiamo la riflessione di Don Gian Luca Rosati, parroco di Cristo Re di San Benedetto del Tronto e pubblicata sul suo blog Gioia e Pace.

«Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca» (Lc 5,1-3).

È questo il tempo opportuno per ascoltare Gesù.

Non c’è altro da fare: la giornata lavorativa si è conclusa e fino a sera non ci sarà modo di tornare a pescare.

Proprio allora Gesù vide due barche accostate alla sponda.

Proprio allora per quei pescatori non c’è motivo di negargli il piccolo favore di «scostarsi un poco da terra».

Che tempo è questo che stiamo vivendo?

È questo il tempo in cui Gesù vede le nostre barche accostate alla sponda e noi che le guardiamo mentre meccanicamente puliamo e riponiamo gli attrezzi.

È questo il tempo in cui Gesù ci prega di scostarci un poco da terra.

Riprendere il mare significa abbandonare la terraferma e fare esperienza di precarietà: com’è incerto il mare! In mare gli occhi cercano sempre punti di riferimento fissi. Sulla terraferma ci sembra di bastare a noi stessi, d’essere autonomi. In mare, no.

È questo il tempo in cui ascoltare Gesù che insegna; essere finalmente tutt’orecchi, come Maria la sorella di Lazzaro e Marta.

Anche Marta sulla barca s’è fermata.

È seduta e ascolta.

Che pace mentre Gesù insegna!

Il cuore arde d’amore e l’amore genera vita!

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