ABRUZZO – È ormai da due settimane che, al termine della Messa domenicale, i parrocchiani delle Chiese della Val Vibrata vengono sorpresi da una annuncio inconsueto: a farlo non sono i preti della parrocchia, bensì i Carabinieri. L’avviso, breve e semplice, è rivolto agli anziani e consiste nel metterli in guardia sui raggiri più frequenti che vengono perpetrati nei loro confronti da parte di truffatori esperti. Tanto è avvenuto nei comuni abruzzesi di Alba Adriatica, Controguerra, Torano Nuovo, Tortoreto ed anche in alcune parrocchie della nostra Diocesi, come, ad esempio, quelle di Civitella del Tronto, Colonnella e Sant’Egidio alla Vibrata. L’opera di informazione è stata decisa a seguito di un aumento del numero di truffe avvenute sul territorio del teramano a danno degli anziani, i quali, a causa dell’età avanzata, delle malattie e a volte anche della solitudine, risultano essere più fragili e quindi più facili da confondere ed imbrogliare.
A Colonnella, il comandante della Stazione dei Carabinieri, il luogotenente Dino Milazzo, è intervenuto Domenica 1° Novembre, al termine della Messa delle ore 11:15, quella più frequentata e quindi con una platea nutrita. “Abbiamo notato – ha detto Milazzo – che purtroppo il fenomeno delle truffe agli anziani è in forte aumento. Non potendomi rivolgere agli anziani di tutto il paese, ho concordato con don Dino di fare una comunicazione in questa sede, in modo da poter giungere a più persone possibili, ai presenti e, a cascata, ai vostri familiari. In questo particolare momento, in cui siamo tutti chiusi in casa, alcuni truffatori stanno ponendo in essere diverse modalità per raggirare questa fascia debole della società che rappresenta una facile preda. Vi chiedo di riferire ai vostri familiari anziani di stare attenti, di non far entrare nessuno in casa, di non credere a chi dichiara di essere un tecnico del gas, della luce o dell’acqua, oppure un impiegato dell’Inps, dell’Inail o addirittura un infermiere della Asl che va in giro a fare i tamponi. Nessuna di queste figure si reca a casa dei privati. Attenzione anche a chi dichiara di appartenere all’Arma o alla Polizia: diffidate di chi si qualifica come carabiniere, finanziere o poliziotto pur essendo in borghese, perché noi ci muoviamo sempre con la nostra divisa, con i nostri colori istituzionali e con la macchina militare. A tal proposito voglio precisare che purtroppo sono avvenuti anche dei furti di divise nelle abitazioni dei militari; quindi, anche se si presentano da voi delle persone in divisa, vi consigliamo di accertarvi dalla finestra – se possibile – se sono accompagnate da un’automobile militare. In ogni caso, contattate telefonicamente qualche familiare più giovane o un vicino di casa oppure direttamente il 112, per essere sicuri di non cadere in una trappola.”
“La cosa che più ci dispiace – ha chiosato Milazzo – è che, oltre al danno della truffa in sé, gli anziani mostrano anche un senso di colpa terribile ed una grande vergogna per essersi fatti raggirare. Aiutateci ad evitare questa doppia sofferenza ai nostri anziani.”