SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Colletta Alimentare (per conoscere l’attività ordinaria si veda QUI) quest’anno si sta svolgendo in una maniera diversa. Ne abbiamo parlato con Massimo Capriotti, Responsabile del Banco Alimentare della nostra zona: «Se in passato durante l’ultimo sabato di novembre i generi alimentari venivano raccolti dai nostri volontari all’esterno dei supermercati che aderivano all’iniziativa, quest’anno all’interno dei supermercati convenzionati si potranno acquistare delle card da 2, 5 e 10 euro. Le card possono essere acquistate anche on line oppure si può fare la spesa dei prodotti da devolvere al Banco Alimentare attraverso Amazon».
La somma raccolta servirà per l’acquisto del cibo che verrà donato al banco alimentare. Insomma, come ripetuto anche nei vari video che promuovono l’iniziativa, cambia la forma ma non la sostanza. Tuttavia lo stato attuale condizionerà a livello nazionale il risultato di questa straordinaria iniziativa di solidarietà: «Il necessario rispetto delle norme anticovid ci tiene lontano dai numeri delle precedenti raccolte che vedevano coinvolte 5.000.000 di persone che facevano la spesa, 130.000 volontari e 9.000 punti vendita». Ma – spiega ancora Massimo Capriotti – «Il Banco Alimentare non vive solo di Colletta Alimentare, ma riceve prodotti dalla grande distribuzione, dalle aziende alimentari e soprattutto dall’Agea, ovvero l’Ente Nazionale che gestisce le eccedenze alimentari italiane e della comunità Europea e questo fa sì che si possa continuare a far fronte alle necessità sempre crescenti».
Ma in ballo non ci sono solo gli aiuti offerti. Purtroppo è sceso anche il numero dei volontari coinvolti:«Le attività del Banco Alimentare sono portate avanti da delle figure professionali, ma sopratutto dai volontari che purtroppo a causa del covid quest’anno sono diminuti. Sono soprattutto le persone anziane ad avere legittimamente più paura. Tuttavia il lavoro che viene svolto nei nostri magazzini avviene in sicurezza secondo le norme anticovid con il distanziamento, le mascherine e quant’altro serve a prevenire il contagio».
Più incoraggianti i dati a livello locale: «A livello provinciale possiamo dire che ci sono 20 supermercati coinvolti, rispetto ai 60 degli anni precedenti. Fino ad ora i volontari non hanno prestato il loro servizio in presenza perché siamo in zona arancione: se venerdì torneremo in zona gialla sabato prossimo saremo presenti con uno, massimo due volontari per invitare ad acquistare la card. Il Banco Alimentare nella regione Marche generalmente distribuisce 2000 tonnellate di prodotti all’anno, equamente divise fra il Magazzino di San Benedetto e quello di Pesaro. Per quanto riguarda proprio la nostra realtà locale fini ad ottobre abbiamo distribuito 700 tonnellate e dunque siamo in linea con i precedenti anni. Siamo anche lieti di aver avviato una collaborazione con la Caritas Diocesana grazie al direttore Don Gianni Croci».
«Le situazioni di povertà» conclude Massimo Capriotti «Sono purtroppo in aumento e anche per questo la carità non si può fermare. La nostra opera, essendo rivolta a enti e associazioni che contrastano il fenomeno della povertà, è in deroga rispetto agli ultimi dpcm».
0 commenti