“Ormai da qualche giorno sono convalescente qui in episcopio e vedo che lentamente la salute sta tornando e certi guai causati dal Covid-19 stanno un po’ alla volta scomparendo”. Così il card. Gualtiero Bassetti, qualche giorno dopo il ritorno a casa dal Policlinico Gemelli di Roma, si rivolge alla diocesi perugino-pievese, attraverso i microfoni di Umbria Radio InBlu e le pagine del settimanale La Voce. “Ringrazio il Signore, perché così ha voluto che io rimanessi in vita e soprattutto perché mi ha restituito a voi, alla mia gente”, prosegue Bassetti: “Avendo più tempo in questo periodo, la mia preghiera, la mia offerta è per voi, è per le famiglie, soprattutto dove ci sono i malati, dove ci sono i bambini piccoli, per le famiglie che per un motivo o per l’altro hanno dei disagi economici”. “Ci stiamo preparando al Natale, un Natale molto particolare, con meno luci, meno alberi, meno presepi, meno festa, ma non vorrei dire più triste”. “Il Signore viene, ma non possiamo star fermi”, l’invito del cardinale: “Dobbiamo andargli incontro con amore, con gioia, perché lui è la luce che illumina il giorno, che viene a salvarci”. “Natale è andare incontro a Gesù, e neanch’io voglio rimanere inerte”, assicura il porporato: “Quando per la prima volta fummo assaliti da questo morbo e ne conoscevamo ancora meno di ora, e siamo stati costretti a rimanere chiusi in casa e anche i servizi religiosi erano limitati al minimo, tutte le settimane vi scrivevo una lettera per sostenere la vostra speranza, perché aveste il conforto del vostro pastore”. “Perché questo avvenga ancora, dal momento che la pandemia non è finita, dalla settimana prossima continuerò a scrivervi nuovamente delle lettere, fino a Natale e a tutto il periodo natalizio, perché sappiate che io sono con voi, cammino con voi e voglio entrare in tutte le case, in ogni situazione, soprattutto accanto ai più malati, ai più poveri, per fare il mio Natale con voi”, ha annunciato Bassetti: “Buon Avvento e buon Natale!”.
0 commenti