“Università e scuola”, ha ricordato il Capo dello Stato, “hanno sofferto per il confinamento necessitato dal propagarsi delle pandemia. Eppure la comunità nazionale si è resa conto, coma mai avvenuto prima, del loro immenso valore sociale per la formazione dei ragazzi e per la crescita complessiva della comunità”. Secondo il presidente, questa “è una sfida per le risorse del Recovery Plan”.
“Innovazione e ricerca sono centrali”, ha rilevato Mattarella, secondo cui “altrettanto significativa è la capacità che avremo di trasferire e far acquisire questi paradigmi in tutti gli ambiti del sistema educativo, nei servizi pubblici e privati, nei vari settori produttivi”. “Colmare i divari nelle tecnologie digitali, nella connettività è essenziale”, ha ammonito Mattarella, perché “permette di mettere a frutto tutte le risorse dei territori, anche di quelli più remoti riducendo le differenze di opportunità che separano i grandi centri urbani dalle aree interne, montane e rurali”. “La ripartenza dell’Italia – ha proseguito – non potrà fare a meno del contributo del Mezzogiorno e in esso del talento dei suoi giovani”.