“Nell’incontrare il presidente – riferisce p. Dzankani – abbiamo avuto l’occasione presentargli la nostra Congregazione, il suo carisma e le sue attività in Burkina Faso: la formazione filosofica, il Centro medico e la parrocchia di Kayao a Ouagadougou, il dispensario e l’asilo a Tempelin, la parrocchia e la scuola professionale di Ouessa e l’assistenza ai detenuti della prigione e all’ospedale di Banfora”. Inoltre, prosegue il provinciale, “abbiamo avuto l’opportunità di illustrargli il progetto del Centro giovanile che sorgerà a Banfora, chiedendo il suo aiuto finanziario. Tale Centro comprenderà un campo sportivo, alloggi per universitari e altri servizi a carattere formativo per i giovani. L’idea è stata ben accolta. Gli abbiamo consegnato un piano e un preventivo della costruzione del Centro, ora aspettiamo fiduciosi nella preghiera”.
La festa, come sempre, ha radunato esponenti politici, amministrativi e religiosi e la popolazione di Banfora, nonché le delegazioni di altre regioni del Burkina Faso anche della Costa d’Avorio. Numerosi cortei hanno sfilato per le vie della città e i colori, i suoni e le danze sono stati puntuali alla celebrazione di questa 60° festa dell’indipendenza del Burkina Faso.
“Il giorno precedente – racconta p. Dzankani -, il nunzio apostolico in Burkina- Niger, l’arcivescovo mons. Michael Crotty, assieme all’ordinario, mons. Lucas Sano, e all’ausiliare di Ouagadougou, mons. Léopold Ouedraogo, ha celebrato nella cattedrale di Banfora, per la pace in Burkina Faso, per questa occasione. Nella sua omelia, il presule ha riferito il saluto e l’augurio del santo Padre Papa Francesco per i burkinabè. Alla fine della messa, ha impartito la benedizione apostolica con la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria. Il Signore benedica il Burkina Faso con la pace e la prosperità”.