DIOCESI – Resta costante l’impegno delle Acli per il contrasto a ogni forma di povertà, inclusa quella materiale, in particolare attraverso il progetto “R.I.E.S.CO. Marche (Reti Inclusive E Solidali per la Comunità) Terzo Settore in rete per l’emergenza covid-19”, di cui Acli Marche è capofila e le Acli di Ascoli Piceno soggetto collaboratore.
Uno degli obiettivi del progetto è quello di migliorare la capacità di costruire, promuovere e strutturare risposte in grado di contribuire alla soluzione di fenomeni emergenti di povertà estrema attraverso la progressiva costruzione ed implementazione di una rete tra soggetti sociali che lavorano in maniera sinergica e strutturata su temi quali indigenza ed emergenza alimentare.
Attraverso i contributi derivanti da questo progetto, integrati con altri fondi messi a disposizione da Acli Terra di Ascoli Piceno sono stati acquistati generi alimentari per un valore di oltre € 2.000 e sono stati donati a tre importanti realtà che da tempo operano nel campo del sostegno a persone in difficoltà: la Caritas diocesana di San Benedetto del Tronto, le Suore Oblate del SS. Redentore e l’associazione Zarepta di Ascoli Piceno.
La Caritas diocesana di San Benedetto del Tronto oltre a gestire un servizio mensa e un centro di ascolto, svolge attività di supporto alle famiglie e persone in difficoltà economica attraverso la consegna di buoni spesa alimentari, di vestiario e prodotti per l’infanzia e di contributi per utenze e bollette.
Le Suore Oblate stanno realizzando il progetto “Laboratorio di frontiera” per offrire opportunità lavorative a giovani donne, passando dall’assistenzialismo alla sussidiarietà con l’obiettivo di creare un’attività lavorativa stabile e continuativa che possa garantire lavoro e dignità nel medio e lungo periodo.
L’associazione Zarepta da 25 anni gestisce la cosiddetta “mensa per i poveri della città di Ascoli” e sta fronteggiando in questo periodo di emergenza un incremento considerevole di persone da assistere grazie unicamente alla generosità di privati e di enti e all’abnegazione di circa 80 volontari.