PROVINCIA – Si è presentata all’Ufficio Denunce della Questura un’anziana signora con il figlio per denunciare quanto loro accaduto poco prima.
Intorno all’ ora di pranzo la donna, mentre si accingeva a sedersi a tavola insieme con il marito, riceveva una telefonata sull’ utenza domiciliare il cui interlocutore si “spacciava “ per il figlio della
coppia e le raccomandava di raggruppare tutti i monili in oro per consegnarli ad un suo amico che sarebbe passato a casa loro poco dopo.
Ed è quanto accaduto: dopo pochi minuti i due ingenui anziani hanno consegnato i gioielli ad un vero e proprio sconosciuto, presentatosi con la mascherina anti – Covid, , spacciandosi per l’amico
del figlio.
In cambio dei monili il giovane ha consegnato alla anziana signora una scatola chiusa con del nastro adesivo riferendo di essere contenuti all’interno alcune cose inviate loro dal figlio.
Dopo poco, però, i due anziani coniugi hanno dovuto constatare di essere stati vittima di una truffa, come anche confermato dal figlio che hanno contattato telefonicamente e che ha, ovviamente,
escluso qualsiasi contatto precedente alla “visita” del truffatore.
Sono in corso indagini per cercare di addivenire all’identità dell’autore della deprecabile truffa.
Ancora una volta la Polizia di Stato invita, soprattutto gli anziani, a non aprire la porta di casa a sconosciuti e di avvisare sempre parenti e/o Forze dell’Ordine quando telefonano o si presentano
sedicenti parenti o amici di parenti, ovvero impiegati e/o sanitari che dicono di essere inviati dalla varie società di luce e gas o acqua ed in questo periodo in particolare, anche dalla ASL.