“Danni materiali in chiese e santuari in Sisak e Petrinja in Croazia dopo il terremoto registrato questa mattina”. Lo riportano i media della Conferenza episcopale croata. La prima scossa è stata registrata alle 6,28 con magnitudo di 5,28 seguita da altre due poco prima delle 8 con magnitudo di 4,7 e 4,1. Mons. Vlado Kosic, vescovo di Sisak, città a 40 km dalla capitale Zagabria, ha raccontato alla radio cattolica croata Hkr “che durante lo scisma le statue e i quadri dell’arcivescovado stavano cadendo”. Il danno più grave è stato registrato nel campanile della cattedrale “Esaltazione della Santa Croce”, che bisognerà riparare il prima possibile, mentre in misura minore sono danneggiati il tetto dell’ingresso al coro e il collegamentro tra la facciata e il campanile. All’interno del Duomo invece sono visibili numerose crepe, gravemente è danneggiata la casa parrocchiale vicino alla cattedrale dove una parte del soffitto del primo piano è crollata. Il vescovo riporta che ci sono notizie di danni in altri 10 edifici religiosi tra chiese, cappelle e case parrocchiali nella zona di Sisak. Nell’altra località colpita – Petrinja invece, nella parrocchia di San Lorenzo dal tetto sono cadute tante tegole, circa 20 crepe sono state registrate nella casa parrocchiale. “La gente si è riversata per strada dalla paura, molti dei tetti dei palazzi sono danneggiati e diversi camini abbattuti – afferma sempre alla Hkr don Hrvoje Zovko. Nel quartiere Remete di Zagabria invece nel santuario mariano dedicato all’Assunta, fortemente colpito dallo scisma di marzo, sono caduti pezzi di intonaco dagli affreschi”. La chiesa è ancora con le impalcature e con i pilastri di sostegno dopo il terremoto precedente. “La Natività ci parla di non aver paura di niente ma di mettere la nostra vita nelle mani di Dio” , ha affermato il parroco padre Anotnio Mario Cirko.
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