SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è celebrata ieri, 11 Gennaio 2021, alle ore 18:00, presso la cattedrale della Madonna della Marina la santa messa per festeggiare il settimo anniversario della consacrazione episcopale del nostro vescovo Carlo Bresciani. A concelebrare diversi sacerdoti in rappresentanza di tutti i presbiteri della diocesi, tra cui il vicario generale don Patrizio Spina, il quale ha fatto gli onori di casa: “Siamo lieti di festeggiare l’anniversario di ordinazione del nostro vescovo Carlo. Purtroppo le norme in vigore per contrastare la diffusione del virus covid-19 impongono numerose restrizioni che non hanno permesso a molti di partecipare; tuttavia, sebbene il numero dei presenti sia ridotto, molti fedeli e molti altri sacerdoti in questo momento sono uniti con noi in preghiera.”
Il celebre passo evangelico tratto da Marco e riguardante la chiamata di Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, ha offerto molti spunti di riflessione. Queste le parole del Vescovo Bresciani durante l’omelia: “Il Vangelo di oggi ci dà l’opportunità di riflettere anche su questa particolare ricorrenza. So che molti sono in comunione con noi in questo momento: molti fedeli stanno pregando, così come molti sacerdoti stanno celebrando la messa presso le loro parrocchie: quindi non siamo soli, ma siamo in tanti riuniti davanti al Signore. La Parola di Dio ci riporta dunque a riflettere proprio sul principio che è alla base della nostra comunione, cioè quell’incontro che è decisivo nella nostra vita, quell’incontro con Gesù, quel Gesù che va a prendere Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni. È partito tutto da lì ed è lì che noi siamo chiamati ad andare, perché noi amiamo Gesù nella sua globalità, Gesù che incontriamo nella sua parola, che incontriamo nei sacramenti, ma che incontriamo anche nel suo corpo che è la chiesa, che sono i fratelli. La chiesa, infatti, è il corpo di Cristo. Allora l’unico modo che abbiamo per metterci a servizio di Cristo è metterci a servizio del suo corpo che è la chiesa. Da questo capiamo cosa c’è alla base del ministero del sacerdote o di qualunque altro ministero: servire quel corpo concreto di Cristo che è la chiesa. Ovviamente siamo chiamati tutti nei diversi modi e nei diversi ministeri a servire Cristo nella chiesa. Quindi la natura umana, che è la chiesa, con le sue fragilità e le sue debolezze, ha anche ha anche una sua natura divina, che è la presenza di Cristo. E servire Cristo significa servirlo nella natura divina e nella natura umana. Nel Vangelo abbiamo ascoltato che Gesù dice ad Andrea e Pietro ‘Venite con me!‘ Quando mi è stato detto che sarei dovuto venire a San Benedetto, ho sentito forte e chiaro proprio questo ‘Vieni con me!‘. Dio mi ha detto di venire a servirlo qui, attraverso il suo popolo e suoi sacerdoti. ‘Vieni, ti aspetto in questa chiesa particolare di San Benedetto del Tronto. Vieni a servire me attraverso questa chiesa.’ Questo ‘vieni’ è un desiderio di vicinanza. È come se Gesù ci dicesse che vuole che stiamo con lui, che ci aspetta. Ed è proprio questo Gesù che ci aspetta che ci dà la spinta ad andare verso di lui, anche sapendo che si incontrerà una realtà sconosciuta. Quando mi è stato detto di venire qui, in questa comunità, io non sapevo nulla di San Benedetto del Tronto, se non la sua collocazione geografica. Tuttavia ho dato ascolto a quella chiamata e l’ascolto è avvenuto perché c’era la consapevolezza di qualcuno che mi aspettava. ‘Vieni ad incontrarmi nel mio corpo concreto, concretissimo, che è questa chiesa.’ E ringrazio anche voi perché siamo chiamati insieme ad essere corpo di Cristo. Non lo è il vescovo da solo, non lo è il prete da solo, non lo siete voi fedeli da soli. Lo siamo tutti, insieme. Insieme siamo chiamati a rispondere a questa richiesta di cammino e sempre insieme faremo questo cammino, portando ognuno, con la propria semplicità, quello che può dare, così da avvicinarci ad essere sempre più quella sposa senza macchia di cui si parla nella Bibbia e che si spinge in avanti attraverso il nostro piccolo servizio. Ringrazio voi che siete qui a pregare con me. Ringrazio per questa chiesa concreta nella quale sono stata chiamato a servire Cristo e nella quale ognuno è chiamato a realizzare grandi opere. Vedete, carissimi, questo ‘Venite con me!’ ci indica che il nostro è un cammino che deve ancora compiere dei passi , che non è finito, che ha ancora molta strada da percorrere; però questo ‘Venite con me!’ ci indica anche un cammino da fare insieme ed è questo che ci conforta e ci dà forza, il fatto che non siamo soli, che Gesù cammina con noi, cammina dentro la nostra umanità. Mentre ringraziamo Gesù per la sua presenza in mezzo a noi, continuiamo a camminare con fiducia sapendo che Egli continua ad esserci accanto e continua a darci una comunità, che è la nostra chiesa, il corpo vivente. Camminiamo insieme, dunque, e vediamo quanto sia bello accogliere quella chiamata del Signore, quanto sia bello sentirsi aspettati”.
Dopo la comunione e prima della benedizione, don Silvio Giampieri, che ieri festeggiava anche l’anniversario del suo diaconato permanente, e il seminarista Francesco Antenucci hanno omaggiato Sua Eccellenza con un piccolo dono a nome di tutti i sacerdoti.
Il Vescovo Bresciani ha ringraziato tutti i fedeli presenti e quelli riuniti in preghiera per il bel momento di comunione vissuto insieme e, al termine della benedizione, ha ricevuto un fragoroso applauso da tutti i fedeli, segno di gioia e gratitudine verso Dio per averci donato il vescovo Carlo.