GROTTAMMARE – Presto i ristori per chi usufruisce del servizio di mensa scolastica. Nei prossimi giorni, gli uffici comunali accrediteranno nei conti delle famiglie il Bonus mensa per “disinnescare” in anticipo l’aumento del costo del servizio previsto per l’anno scolastico 2020/21.
Il beneficio è una della delle misure contenute nel programma di sostegno economico SOSteniamoci, varato dall’amministrazione comunale a fine 2020, e sarà accreditato in misura diversa in base alla fruizione dei pasti da parte degli alunni.
Il trasferimento delle somme avverrà automaticamente nel conto “mensa”, senza la necessità di inoltrare domanda.
Il ristoro è stato calcolato ipotizzando un aumento massimo di 1 euro a pasto nel 2021 e calcolando un periodo di 6 mesi da gennaio a giugno. Considerando che gli studenti del tempo ordinario con un solo rientro effettueranno circa 25 pasti (uno a settimana), quelli con due rientri 50 pasti (due a settimana) mentre saranno 120 i pasti del tempo pieno, i ristori possono essere quantificati in: 25 euro per ogni studente del tempo ordinario con un solo rientro; 50 euro per ogni studente con due rientri e 120 euro per ogni studente del tempo pieno.
Le risorse necessarie a coprire i ristori provengono da fondi del Governo e da fondi comunali, per un valore complessivo di 67.000 €.
Sono invece totalmente comunali i fondi che hanno contenuto l’aumento del buono pasto fino al 31 dicembre 2020 (quantificato in € 0,20); in questo caso, infatti, le somme necessarie a pareggiare i conti derivavano dai risparmi ottenuti dalla sospensione del servizio mensa durante il lockdown della scorsa primavera.
L’aumento del costo mensa è la conseguenza della revisione del servizio introdotta all’inizio dell’anno scolastico 2020/21 per affrontare l’emergenza sanitaria in corso.
La nuova organizzazione prevede il consumo dei pasti al banco, con sporzionamento delle pietanze sul posto, ed è stata ben accolta dalle famiglie, come sottolinea la consigliera comunale delegata alla Scuola, Cristina Baldoni: “Abbiamo ricevuto feedback positivi rispetto al nuovo modo di somministrare i pasti. Si percepisce a colpo d’occhio un’accentuata attenzione all’igiene, prima, durante e dopo i pasti. In virtù di ciò, e dei costi più elevati da sostenere, si può con sicurezza affermare che il rimborso costituisce davvero un risparmio per le famiglie, a fronte di uno standard qualitativo molto elevato”.
“Il rispetto dei protocolli sanitari è molto importante per la sicurezza dell’intera comunità, ancora di più quando parliamo del contesto scolastico – aggiunge l’assessore all’Inclusività, Monica Pomili -. Tutto questo, però, può comportare degli aumenti economici rispetto all’erogazione di alcuni servizi, come i buoni pasto della mensa delle nostre scuole. Come Amministrazione comunale, abbiamo pensato che questo aumento non doveva ricadere sulle famiglie, non in questo periodo già così difficile e denso di sacrifici. E’ per questo che abbiamo attivato la misura numero 3 del fondo ‘Sosteniamoci’, presentato a dicembre. Ciò eviterà di caricare sulle famiglie l’aumento previsto di un euro per buono pasto, causato dalla nuova organizzazione del servizio, fino alla fine dell’anno scolastico in corso. L’iniziativa é valida per ogni bimbo che usufruisce del servizio mensa nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del nostro territorio”.